Economia

La Montina cresce nel 2021: bollicine da 4,7 milioni di ricavi

Il fatturato sale del 18% rispetto al 2019. Rimbalzo nelle vendite in Italia, crescono anche Usa, Giappone e Germania
Daniele e Michele Bozza de La Montina - © www.giornaledibrescia.it
Daniele e Michele Bozza de La Montina - © www.giornaledibrescia.it
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Spinto dalla voglia crescente di visite in cantina, dall’incrollabile apprezzamento dei bresciani, e da un export di rilievo soprattutto verso Stati Uniti, Giappone e Germania, il 2021 de La Montina è stato da record.

Il rimbalzo dopo la pandemia dell’azienda viti-vinicola della famiglia Bozza ha raggiunto l’anno scorso quota 360mila bottiglie vendute - di cui il 95% bollicine - per un fatturato 2021 di 4,7 milioni, in crescita del 18% sul 2019 (anno di raffronto), quando il fatturato toccò i 4 milioni. A far volare le vendite del Franciacorta di Monticelli Brusati è stato il mercato di casa nostra, che è anche quello che assieme a Bergamo apprezza di più i rossi e i bianchi, arrivato a 100.000 bottiglie (+40% sul 2019).

Oltre 50.000 invece sono volate tra nord Europa e oltre oceano (+25%), una parte in Germania e l’altra in Stati Uniti e Giappone, dove la fama delle bollicine franciacortine sta guadagnando sempre più spazio e sta trovando sempre più clienti pronti a investire.

Come raccontato dal responsabile commerciale Daniele Bozza, «l’exploit 2021 è arrivato inaspettato, visto che per i primi quattro mesi la cantina aveva dovuto fare i conti con le misure restrittive anti-contagio molto penalizzanti imposte ai clienti principali del canale ho.re.ca, quindi bar, ristoranti e alberghi. Appena arrivata la primavera però la ripartenza è stata brillante, con mesi di performance sopra ogni aspettativa in cui si sono vendute fino a 30.000 bottiglie in 30 giorni, e in cui nei fine settimana sono arrivate in cantina per le visite e i momenti eno-gastronomici anche 300 persone tra sabato e domenica. A chiudere il cerchio è stato il periodo top delle feste natalizie, dove si sono sfiorate le 100.000 bottiglie».

Una vera e propria impresa quindi quella centrata nell’anno appena concluso dall’azienda avviata nel 1987 dai fratelli Alberto, Gian Carlo e Vittorio Bozza, oggi alla guida sono affiancati dalla seconda generazione rappresentata da Daniele, Michele e Anna, rispettivamente responsabile commerciale Italia, direttore generale, reposabile accoglienza e wine shop.

Un lavoro, il loro, impreziosito dalla presenza di uomini esperti e capaci come il capo cantina Roberto Belleri, alla testa di cinque cantinieri e in via Baiana da 35 anni, il responsabile dell’area business Michele Dal Pozzo, e di tutte le venti persone che compongono una squadra ben affiatata. A spingere al record il marchio La Montina quest’anno sono stati anche i 50 agenti della nuova commerciale diretta, arrivati a sostituire il lavoro di distribuzione compiuto negli ultimi sette anni dalla bolognese Rinaldi.

Il 2022, iniziato per ora con le stesse titubanze del 2021, sarà l’anno della nuova bottiglia dedicata al trentacinquesimo compleanno, pensata con un etichetta «molto accattivante» per festeggiare in bellezza, in arrivo a settembre.

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