Economia

L'Olio pugliese diventa Igp: ecco come riconoscerlo

Nove le cultivar dalle quali si può ottenere l'olio extra vergine di oliva
Olio - © www.giornaledibrescia.it
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L'Olio di Puglia diventa Igp.

La Commissione europea ha approvato oggi la domanda d'iscrizione dell'Olio di Puglia nel registro delle Indicazioni geografiche protette (Igp).

Il marchio Igp è riservato all’olio extravergine di oliva ottenuto da olive provenienti da cultivar Cellina di Nardò, Cima di Bitonto (o Ogliarola Barese, o Ogliarola Garganica), Cima di Melfi, Frantoio, Ogliarola salentina (o Cima di Mola), Coratina, Favolosa (o Fs-17), Leccino, Peranzana, presenti negli oliveti da sole o congiuntamente, in misura non inferiore al 70%.

Insieme a quella dell'olio pugliese, sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Ue le iscrizioni di altri quattro Igp: il «Pan galego» spagnolo, lo «Sneem Black Pudding» irlandese, l'olio d'oliva greco «Kritsa» e il formaggio greco «Krasotiri Ko». 

I prodotti saranno aggiunti alla lista di circa 1.460 prodotti Igp già protetti dall'Ue.

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