Economia

Giemme conquista gli Usa, ma la sfida è la vendita online

Nel 2017 ricavi a 30 milioni L’export vale circa il 50% Bene il brand femminile «Le Sarte Pettegole»
Il gruppo nell’anno del cinquantesimo. L’ad di Giemme Brandscorporate Giovanni Cattina
Il gruppo nell’anno del cinquantesimo. L’ad di Giemme Brandscorporate Giovanni Cattina
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Giemme Brandscorporate punta sull'estero e per i suoi 50 anni si regala l'e-commerce. Dopo un 2017 andato decisamente bene (l'esercizio si è chiuso con i ricavi della Spa a quota 28,5 mln di euro e del Gruppo a 30 mln, mentre i clienti che hanno superato la soglia dei 3 mila), il 2018 si prospetta altrettanto accattivante per l'azienda di Pontevico, complice un esordio ricchissimo di fiere, a Firenze come a Monaco e a New York. E anche se Pitti «è andata bene ma non benissimo, perché ci aspettavamo qualche cliente straniero in più», commenta l'ad Giovanni Cattina, l'entusiasmo non si arresta: se l'export oggi vale circa il 50% del business, la veloce crescita del mercato americano e l'appeal suscitato anche nel Far East, in particolare in Giappone, portano l'obiettivo verso il 70%.

Crescita negli Usa. «In America stiamo andando forte», dice Cattina che sottolinea come gli Stati Uniti, in soli 2 anni, abbiano generato il 10% del turnover complessivo estero, in particolare (70%) con il brand femminile di punta di casa Giemme, Le Sarte Pettegole.

«Prevediamo un incremento del 35% sulla collezioni Primavera 2018» continua evidenziando il peso del fatto di avere negli Usa non solo una vera e propria società (Gruppo Mattei) ma anche uno showroom di 300 metri quadrati a New York (al 501 di Madison Avenue) e varie risorse fisse in loco. E se l'Europa (in particolar modo con la Germania, la Svizzera e i Paesi nordici) assorbe circa il 40% del fatturato realizzato all'estero, nuovi scenari si prefiguarano interessanti per il Giappone e la Corea del Sud («che però non stiamo aggredendo in modo così sistematico come l'Usa», spiega ancora Cattina) cui quest'anno si è aggiunta anche la Cina, anche se qui la penetrazione risulta piuttosto lenta. Ma non è tutto: anche il mercato domestico pare si stia riprendendo.

«Dopo gli ultimi anni di crisi e di dati ridimensionati, qualcosa si sta muovendo" spiega l'ad di Giemme Brandscorporate per il quale a beneficiare del rinnovato entusiasmo è anche qui «soprattutto la donna, mentre l'uomo è più timido, anche per effetto delle tendenze che in estate privilegiano la t-shirt e in inverno la maglieria». Mezzo secolo. Ma la novità - o meglio, il «regalo», visto che quest'anno la società di Pontevico nata nel 1978 da Angelo e Teresa Cattina compie mezzo secolo - sarà l'attivazione del canale e-commerce. «Siamo pronti, ma stiamo aspettando il momento più opportuno per lanciarlo» tira corto Cattina. Poi aggiunge:«Sarà un e-commerca full price, non un outlet, perché ci teniamo a salvaguardare tutti i nostri clienti in Italia e all'estero».

Oggi Giemme Brandscorporate conta 150 dipendenti a Pontevico e 6 brand di proprietà (Le Sarte Pettegole, Tintoria Mattei, New England, Dnl, Caliban, Guglielminotti): la distribuzione avviene attraverso il canale wholesale, i 2 monomarca di Pontevico e Milano (in via Pontaccio, a Brera: ha chiuso il 2017 con un +56%) oltre che con una nuova formula di shop in shop che è stata sviluppata ne 2017 a Milano, all'interno di alcune prestigiose boutique, tra cui ad esempio La Rinascente. E se a Cattina si domanda quale è la ricetta per restare sul mercato per oltre 50 anni risponde:«Trovare progetti e idee che si discostano da quello che il mercato già offre e essere sempre sul pezzo, valutando in maniera maniacale le proposte che possono essere recepite dal mercato».

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