Economia

Ghidini Rok: tutto iniziò dal carretto trainato da un mulo

Compie 50 anni l'azienda di autotrasporti e deposito di materiali fondata da Rocco Ghidini e portata avanti dalla famiglia
Mezzi e uomini della Ghidini Rok in azione al Tempio Capitolino per la mostra di Mimmo Paladino
Mezzi e uomini della Ghidini Rok in azione al Tempio Capitolino per la mostra di Mimmo Paladino
AA

Dal carretto all’autogru capace di sollevare 400 quintali. È la storia dell’impresa di autotrasporti e deposito di materiali Ghidini Rok che in questo mese di giugno vanta 50 anni d’attività, ma che affonda le radici addirittura negli Anni Quaranta del secolo scorso.

Il capostipite, Rocco (da qui la denominazione Rok, soprannome che resiste bellamente in Valgobbia) a Montagnone di Lumezzane trasportava i manufatti delle piccole imprese, in paziente spola tra Lumezzane e Brescia, col carretto trainato dal mulo. I figli avevano poi continuato l'attività, ovviamente passando dal quadrupede ai… cavalli motore, dando origine a due diverse realtà di trasporto, la Ghidini Rok, appunto, creata dai fratelli Giuseppe e Pietro, e la Cram.

Nel 1968 Pietro si era ritirato e l’impresa restava in mano a Giuseppe, ben assecondato dalla consorte, Santa Crescini, dalla quale avrà sette figli. Tra questi i gemelli Rinaldo e Mario, attuali titolari di quella che ormai si configura come una delle più attrezzate imprese di trasporti speciali, fuori sagoma, eccezionali e di magazzinaggio merci, nella zona industriale di Brescia, dove sorgono i capannoni della Ghidini Rok per 40mila metri quadri, su uno spazio di 120mila metri. Il parco macchine dispone di 40 autocarri, 70 rimorchi e semirimorchi, con attrezzature adatte ad ogni tipo di trasloco e sistemazione sia pure in siti inagibili o difficoltosi.

La Ghidini Rok è specializzata nel campo delle manifestazioni sportive - ciclismo, calcio, pallavolo, bocce - nell’allestimento di transenne e palchi sui luoghi di partenza e arrivo. Non a caso, per diversi anni, ha curato l’installazione delle transenne nelle tappe del Giro d'Italia. L’impresa effettua anche trasporti internazionali via aerea e via mare, in collaborazione con aziende leader del settore per cui dispone d’un magazzino doganale e di personale, specìalizzato nel disbrigo delle pratiche burocratiche.

Attualmente nei grandi spazi della Ghidni Rok sono in deposito 40mila tonnellate di billette d’acciaio e 10mila tonnellate di tubi. Non solo: un team di meccanici della Idromec sta montando una pressa da 12mila tonnellate, divisa in tre grandi blocchi che sarà poi trasportata a Mestre sia su gomma che con chiatte. Basta un dato per dare idea della capacità di movimentazione della Ghidini Rok: in questi ultimi dieci anni, solo da Lumezzane ha effettuato il trasloco di 189 imprese dalla Sabaf, all’Oms Saleri, alla Foma, tanto per citare. Rinaldo e Mario Ghidini si avvalgono della valida collaborazione dei figli Paolo e Giuseppe, pienamente attivi in azienda.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia