Economia

Effetto Covid sulle assunzioni: - 43% nei primi cinque mesi

Lo rileva il report dell'Osservatorio sul precariato di maggio 2020: le assunzioni a tempo indeterminato il calo è stato del 30,77%
Inps © www.giornaledibrescia.it
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Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi cinque mesi del 2020 sono state 1.795.000 con un calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 43% per effetto dell'emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni.

 

 

Lo rileva l'Inps nell'Osservatorio sul precariato di maggio secondo il quale per le assunzioni a tempo indeterminato il calo è stato del 30,77% (da 644.109 a 445.914). Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020 sono state 229.000, in flessione del 31% (-43% a maggio).

Le cessazioni nel complesso sono state 1.972.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019. Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel trimestre marzo-maggio (-47%) a seguito del blocco dei licenziamenti. 

La contrazione delle assunzioni ha riguardato tutte le tipologie contrattuali; in maniera nettamente accentuata ciò si osserva per le assunzioni con contratti di lavoro a termine (stagionali, intermittenti, somministrati, a tempo determinato) passati da 2,5 milioni a 1,35 milioni. Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020 sono state 229.000 (-31%) ma l'Inps ricorda che nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni era risultato eccezionalmente elevato anche per effetto dell'impatto delle modifiche normative dovute al «decreto dignità».

Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano per il periodo gennaio-maggio 2020 ancora in crescita (+12%) ma nel mese di maggio la variazione rispetto al corrispondente mese del 2019 è risultata negativa (-5%). Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi che identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell'anno precedente), era a -279.000 a marzo e ha raggiunto a fine maggio il valore di -742.000 posizioni di lavoro, rispetto al 31 maggio 2019.

Rimane ancora positivo, pur continuando a ridursi, il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+237.000) e analogo è l'andamento per l'apprendistato (+31.000). L'impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a maggio 2020 è risultato pari a -552.000. Dati tendenziali significativamente negativi si registrano, sempre a fine maggio, pure per gli intermittenti (-92.000), i somministrati (-155.000) e gli stagionali (-210.000). 

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