Economia

Dal Governo 260 milioni per prevenire le crisi idriche

Le istanze presentate da Consorzi ed enti irrigui assorbono il 50% delle disponibilità in materia
Irrigazione dei campi - © www.giornaledibrescia.it
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La crisi idrica durata tutto l’autunno e tutto l’inverno è alle spalle. Il più grande fiume bresciano, l’Oglio, è passato da un trasporto giornaliero medio di 28 metri cubi al secondo, il 2 aprile, ai 98 metri cubi di ieri. Anche i laghi sono tornati a livelli adeguati alla stagione. I periodi di siccità però negli ultimi anni sono stati frequenti, e in vista dell’estate la nostra agricoltura teme nuovi problemi. In un ottica di prevenzione, tre settimane fa il «Tavolo regionale lombardo per l’uso della risorsa idrica» aveva posto la questione della creazione di bacini per accumulare scorte d’acqua in montagna o nelle ex cave.

Il piano del Governo. Qualche giorno fa dal governo è arrivata una parziale risposta adottando un primo stralcio del Piano nazionale del settore idrico, che mette a disposizione 260 milioni di euro. La notizia è arrivata dal ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio. Centinaio ha spiegato di aver «dato spazio alle istanze presentate dai Consorzi di bonifica e dagli Enti irrigui, i cui progetti hanno assorbito il 50% delle disponibilità in materia». Per il ministro l’investimento statale «ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di opere pubbliche di importanza strategica» rappresentando «un passo a favore di un’agricoltura competitiva su tutti i mercati, settore che più di altri si deve attrezzare per fronteggiare i crescenti problemi innescati dai cambiamenti climatici». La disponibilità di acqua è determinante «per la competitività del made in Italy agroalimentare e per il sistema paese».

Associazioni di categoria. Il Dpcm proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, riguarda l’adozione del primo stralcio del Piano nazionale del settore idrico-sezione invasi, ed è condiviso dai ministri delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell’Economia, dell’Ambiente, dei Beni culturali, dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, e dalla Conferenza unificata. «Le abbondanti precipitazione degli ultimi giorni sono importanti per ripristinare le scorte di acqua e neve sulle montagne», spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini -, Ma è necessario programmare gli interventi, organizzarsi raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana».

Sul tema è intervenuta amche Confagricoltura secondo la quale serve una maggiore flessibilità nei meccanismi che regolano i flussi idrici, e anche accompagnare le aziende in un processo di efficientamento dei sistemi di irrigazione. L’irrigazione a scorrimento è una peculiarità del nostro territorio e quindi la sfida è migliorarne l’effetto mantenendo le specificità del lavoro. L’associazione guidata da Giovanni Garbelli chiede interventi a «sostegno delle aziende per accompagnaròe nel rocesso di efficientamento dei sistemi di irrigazione. La sfida è migliorare l’efficienza del sistema mantenendo le specificità territoriali».

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