Economia

Condivisione dati: Facebook corteggia i big del credito Usa

Grazie ai nuovi «file» il social network incoraggerà gli utenti a stare su Messenger
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Facebook corteggia le maggiori banche americane, alle quali chiede di condividere le informazioni finanziarie dei loro clienti, incluse le transazioni effettuate con le carte di credito. Dati da usare per offrire nuovi servizi incoraggiando gli «amici» a trascorrere più tempo su Messenger.

L’indiscrezione del Wall Street Journal lascia intravedere una possibile partnership fra Facebook e i colossi del credito americani, e mette le ali ai titoli del social media che arrivano a guadagnare a Wall Street più del 3%.

L’iniziativa, se confermata, mostra ancora di più l’intenzione e gli sforzi di Facebook per affermarsi come piattaforma per la vendita e l’acquisto di beni e servizi. Fra le banche contattate - riporta il Wall Street Journal - ci sarebbero JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup e U.S. Bancorp. Uno dei maggiori ostacoli nella fase iniziale delle trattative sarebbe quello della privacy dopo i ripetuti scandali che hanno travolto Facebook, ultimo in ordine temporale quello di Cambridge Analytica.

Intravedendo una nuova ondata di critiche all’orizzonte, Facebook afferma: non è vero che «stiamo chiedendo» i dati sulle transazioni finanziarie. «Non usiamo i dati relativi agli acquisti» effettuati dai clienti di banche o società che emettono carte di credito «a scopi pubblicitari». Una possibile alleanza fra Facebook e le banche avrebbe benefici sia per il social media sia per gli istituti di credito.

Le banche infatti sono sotto pressione per creare rapporti più soldi con le grandi piattaforme online, che sono in grado di raggiungere miliardi di utenti e spingono la crescita dell’ecommerce. Ma nonostante la volontà di raggiungere un pubblico maggiore, soprattutto online e nei pagamenti mobili, le banche sono scettiche nel concedere troppo controllo a piattaforme terze come Facebook.

 

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