Economia

Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali

Fino al 30 aprile si può accedere alla Definizione agevolata, o «rottamazione ter», e alla rottamazione «saldo e stralcio»
LUNGHE CODE PER LA ROTTAMAZIONE
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Si chiama Definizione agevolata, ma tutti la conoscono come «rottamazione ter» e per aderirvi c'è tempo fino al prossimo 30 aprile. 

Debiti fiscali, contributivi, multe stradali e tutte quelle richieste di pagamenti dovuti ad enti pubblici e affidati all'Agente delle riscossioni, la vecchia Esatri-Equitalia per intenderci, tra il primo gennaio 2000 e il 31 Dicembre 2017. Se la domanda viene accolta, e normalmente è così, da quanto dovuto verranno eliminati sanzioni e interessi e si dovrà pagare al creditore unicamente la quota capitale. 

Non solo. L'intero importo può essere suddiviso in 18 rate spalmate su 5 anni. Le prime due, corrispondenti ciascuna al 10% dell'importo dovuto, dovranno essere versate quest'anno, entro il 31 luglio e il 30 novembre. Il resto della cifra verrà, poi, suddivisa in 16 rate che dovranno essere pagate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno. 

Ma se la rottamazione ter è partita già nell'ultimo scorcio del 2018, da pochi giorni è operativa anche quella «saldo e stralcio». Anche per questa la scadenza è il 30 di aprile, ma può beneficiarne solo chi ha, al massimo un Isee fino ai 20 mila euro. La sanatoria consente di mettere a posto i debiti con lo Stato o l'Inps pagandone solo una percentuale: il 16% di quanto dovuto, quindi capitale, interessi e sanzioni, se si ha un Isee inferiore agli 8.500 euro, il 20 se il reddito è fra gli 8.500 e i 12.500, il 35% per quelli superiori, ma solo fino a un Isee di 20 mila euro. Anche in questo caso è possibile, poi, pagare in un'unica soluzione, entro il 30 novembre, o in 5 rate di importo variabile e con un interesse annuo del 2%.

 

 

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