Economia

C’è un brevetto bresciano che rivoluziona il modo di miscelare il Pirlo

Francesca Zani
Depositato dalla Abate Basilio di Calcinato, «Cocktail» è un contenitore di plastica in grado di isolare uno dall’altro gli ingredienti e al momento opportuno miscelarli
Il pirlo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il pirlo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il brevetto realizzato dalla Abate Basilio di Calcinato si chiama «Cocktail» ed è destinato a rivoluzionare il re degli aperitivi bresciani: il Pirlo. Come? Non certo modificando la storica ed intramontabile ricetta dagli ingredienti che lo hanno portato alla notorietà in Italia; bensì grazie allo speciale contenitore di plastica (totalmente riciclata), messo a punto dalla Abate Basilio di Calcinato, azienda «vulcano di idee».

Il brevetto è già stato ceduto alla Vidall srl di Milano, che non si è lasciata scappare l’occasione di avere l’esclusiva di questo contenitore «prêt-à-mélanger». In questo caso i componenti del cocktail –, ma naturalmente vale anche per altri drink, così pure come per ingredienti solidi – vengono isolati uno dall'altro all’interno del contenitore progettato a Calcinato ed al momento opportuno, possono essere miscelati ricreando la bevanda come appena fatta.

Il business

«Cocktail è solo uno dei nostri ultimi brevetti – spiega il ceo Davide Abate, affiancato dal fratello Nicola responsabile di produzione, e dal papà Basilio, fondatore 52 anni fa dell’azienda –. Abbiamo depositato un brevetto per un contenitore per rifiuti ospedalieri. Un contenitore in grado di dimezzare di fatto i costi di produzione».

La Abate Basilio realizza contenitori di plastica di qualsiasi tipo, impiegando meno plastica, garantendo però gli stessi livelli di ermeticità di quelli sino ad ora commerciati. In questo caso è già iniziata l’esportazione sul mercato brasiliano e naturalmente quello europeo. «Si tratta di un esempio concreto di salvaguardia ambientale – sottolinea Davide Abate –: utilizzo di plastica riciclata e con poco consumo di energia. Nuovi brevetti anche sull’apertura facilitata dei coperchi dei contenitori in plastica. Sistemi che rappresenta un ulteriore passo verso un packaging più inclusivo e sostenibile».

Basilio Abate con i figli Davide e Nicola
Basilio Abate con i figli Davide e Nicola

I numeri dell’azienda

Con 6 milioni di fatturato nel 2024, una forza lavoro che conta 27 addetti, l’azienda esporta in oltre 95 paesi del mondo, «anche se il momento politicamente è difficile – dichiara il ceo – ad esempio il 1° ordine del mercato nord americano per noi nuovo, è in stand by per il problema dazi, così come è ferma la parte russa. Abbiamo un boom di vendite invece per l’Arabia Saudita, che si sta dimostrando un mercato molto florido così come l’India, anche grazie alla sinergia con altri importanti partner».

L’azienda è conosciuta per elevati standard qualitativi, l’utilizzo di acciai svedesi, leghe svizzere e sistemi di iniezione americani: realizza collaudi ad hoc in una testing room interna con presse da 100 a 800 tonnellate, che simulano le condizioni reali di produzione. La Abate Basilio – ci spiega il titolare – «assicura a tutto ciò che esce dall’azienda una durata di vita fino a 20 anni, riducendo drasticamente i costi di manutenzione per i clienti». Un futuro globale con radici locali, attende la Abate Basilio &C.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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