Economia

Calano imprese e addetti, ma il sistema agricolo bresciano corre

Nei primi sei mesi segnali positivi dai comparti del latte, della carne bovina e del vino
L’indagine. Unioncamere Lombardia ha analizzato i primi sei mesi dell’anno
L’indagine. Unioncamere Lombardia ha analizzato i primi sei mesi dell’anno
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Cala il numero di aziende agricole (-1,9% nel secondo trimestre 2018) diminuiscono gli addetti (-1,7%), mentre per i settori specifici il latte cresce in linea con l’andamento regionale (+3,5%) e segnali positivi arrivano per le carni bovine. Per i suinicoltori invece le notizie sono di un peggioramento, mentre un trend più positivo riguarda il vino. È questo in estrema sintesi il risultato - per la realtà bresciana - dell’indagine svolta da UnionCamere Lombardia sull’analisi congiunturale dell’agricoltura lombarda relativamente ai primi sei mesi dell’anno in corso.

Nei suoi termini generali il primo semestre 2018 dell’agricoltura lombarda si chiude in sofferenza, dopo oltretutto un 2017 sostanzialmente positivo. Il peggioramento segnalato da Unioncamere ha riguardato soprattutto i settori lattiero caseario e suinicolo, che avevano guidato la ripresa nello scorso anno, mentre nel comparto della carne bovina si attenua il trend positivo iniziato nella seconda metà del 2017. Ancora in sofferenza il settore dei cereali e quello florovivaistico, che smentisce i segnali positivi emersi nella seconda parte dello scorso anno, mentre per il vino la ripresa delle quotazioni di mercato e le buone previsioni per la prossima vendemmia hanno determinato un certo miglioramento rispetto al trend negativo del 2017.

Il numero di imprese operanti in Lombardia nel settore agricoltura iscritte ai Registri Imprese delle Camere di Commercio diminuisce di 511 imprese nel primo trimestre 2018 rispetto al trimestre precedente (-1,1 in termini percentuali), mentre aumenta nel secondo trimestre (+77 imprese; +0,2%), attestandosi sul livello di 45.809. A Brescia nel primo trimestre 2018 le aziende erano 9.899 mentre nel secondo ammontano a 9.901. Segnali leggermente positivi giungono, in termini regionali complessivi, dal fronte occupazionale, dove nel primo trimestre 2018 (ultimo dato disponibile), il numero di addetti nelle unità locali delle imprese agricole lombarde, secondo quanto rilevato da Inps-Infocamere, fa registrare un modesto incremento rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. Il dato non è però confortato dalla realtà di Brescia, la provincia con il maggior numero di addetti agricoli visto che a giugno 2018 erano 11.583 con una diminuzione dell’1,7%.

Per il settore del latte la disaggregazione territoriale indica per Brescia una crescita in linea con l’andamento regionale +3,8% con consegne di latte, in valori assoluti, per 633.645 tonnellate. Crescono poi del 6,3% le forme di Grana Padano prodotte nel bresciano visto che nel 2017 (gennaio -giugno) erano 607.001 mentre nello stesso periodo 2018 sono state 645.104. Per il Grana Padano i dati elaborati dal Consorzio di Tutela indicano per il primo trimestre 2018 (ultimo dato disponibile) una crescita pari a + 8,45%, soprattutto grazie al forte aumento delle esportazioni sui mercati della UE (+10,16%), che risultano molto più dinamiche di quelle Extra-UE (+3,41%).

Per le carni bovine ad un primo trimestre, che conferma e migliora l’ottima performance che aveva caratterizzato la seconda parte del 2017, si contrappone un secondo trimestre, che fa registrare un calo dell'indice sintetico relativo al giudizio sulla redditività dell'azienda. Se consideriamo i prezzi dei vitelloni e delle scottone da macello hanno fatto registrare una tendenza alla diminuzione per tutto il primo semestre 2018, ma comunque costantemente superiori a quelle del 2017.

Per il settore suinicolo continua nel primo semestre 2018 la contrazione dell'indice sintetico relativo all’andamento della redditività aziendale dopo la lunga fase di sostenuta crescita iniziata due anni fa a partire dal quarto trimestre 2015. L’indice rimane comunque su livelli molti elevati sia nel primo (0,31) che nel secondo trimestre (+0,27) e sempre il più alto tra tutti i settori indagati.

 

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