Economia

Auto in crescita: Brescia verso le 40mila immatricolazioni

Il mercato del «nuovo» ha fatto un balzo del 7,1%. Anche l’utile netto è in forte progressione
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Lo scorso anno a Brescia - dopo che l'Italia ha sfiorato i due milioni di immatricolazioni - sono state immatricolate 39.522 nuove auto, macchine con contenuti tecnologici, ecologici, stilistici, ergonomici sempre più alti che - complice anche il buon momento dell'economia ed un costo del denaro che non si ricorda mai così basso - ne aumentano l'interesse da parte del cliente.

Il mercato dell'auto nuova in provincia in un anno è cresciuto così del 7,1% e se il merito da un lato è dei costruttori, che producono autovetture sempre migliori, dall'altro è dell'articolata rete di concessionari e dei loro produttori che ogni giorno sono chiamati tuttavia a confrontarsi con il mercato e con i target imposti dalle case produttrici, che richiedono concessionarie sempre più accoglienti, mentre la concorrenza impone sconti che neppure nelle stagioni della rottamazione si potevano ottenere, con tutto quel che ne consegue in termini di margini come effetto della competizione.

I risultati 2017 (ottimi) di una buona parte dei concessionari bresciani (un sistema efficente che si stima generi poco meno di un miliardo di euro di ricav) aiutano così a capire anche il buon momento del comparto bresciano che produce componentistica per auto e dell'industria meccanica in generale.

Gruppo Bossoni - La società con sede a Orzinuovi chiude il 2017 con un utile di 5,7 milioni, dopo 1,9 milioni di ammortamenti e dopo aver pagato tasse per due milioni. Bossoni ha visto il fatturato passare da 412,6 a 436,4 milioni (ricavi generati i dodici sedi tra Brescia, Cremona e Mantova per i marchi Fiat, Lancia, Abarth, Fiat Professional, Alfa Romeo e Jeep) cui vanno aggiunte altre sei sedi della controllata Bossoni Automobili (concessionaria per Cremona e Mantova di Audi, Volkswagen, Vic e Skoda). 27,3 milioni il costo del lavoro per la società presieduta da Giacomo Bossoni.

Manelli Gavardo. Fatturato da 40,5 a 44,6 milioni di euro per Manelli di Gavardo che ha chiuso il conto economico con un utile di 828mila euro dopo aver pagato 442mila di imposte. Storicamente presente nell'area Brescia-Gavardo-Desenzano ed in Valle Camonica a Costa Volpino e Nadro la concessionaria Renault e Dacia guidata da Luciano Manelli ha spesato in conto economico 1,9 milioni per il personale.

Fioletti Concesio. Ricavi 2017 a 110,2 milioni per Fioletti di Concesio e utile di esercizio a 1,3 milioni per la concessionaria Ford di cui è presidente la signora Graziella Peli. 591mila euro le imposte pagate. Il costo del lavoro è stato di 2,7 milioni.

Nanni Nember Brescia. Ricavi a 67 milioni di euro per Nanni Nember concessionaria Bmw che ha chiuso il 2017 con 2,7 milioni di utile dopo aver pagato un milione di imposte. Il costo del lavoro è stato di 3,2 milioni per la società guidata da Roberto Nember.

Punto Erre Brescia. Ricavi a 19,4 milioni di euro per Punto Erre di Brescia concessionaria Peugeot. Il costo del lavoro per la società presieduta da Romeo Liberini è stato di un milione.

Autobase Brescia. Ricavi a 28,6 milioni di euro per Autobase di cui è presidente Massimo Capretti. Concessionaria di Mazda e Hyundai, Autobase ha chiuso l'esercizio con un utile di 181mila euro, dopo aver pagato 91mila euro di imposte. Il costo del personale è stato di un milione. Autobase prevede quest'anno l'apertura della nuova sede a Desenzano.

Agricar Diesel. Ricavi da 129 a 152 milioni di euro per Agricar Diesel di San Zeno. Il costo del lavoro è stato iscritto a conto economico per 7,7 milioni di euro. Il conto economico chiude con una perdita di 82mila euro. Nel corso del 2017 la concessionaria Mercedes di cui è presidente Luca Provaroni è stata premiata da "Infomotori" come top dealer Itali non solo in termini di volumi di fatturato, ma soprattutto di innovazione digitale, servizi e strategia.

 

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