Vittoria nasce in casa: a Cellatica non accadeva dal 1975

Per il sindaco è un segno di speranza: «La vita vince ogni avversità». Bimba e mamma stanno bene
La manina di un bebè - © www.giornaledibrescia.it
La manina di un bebè - © www.giornaledibrescia.it
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Si chiama Vittoria, è nata il primo giugno, con un parto in casa, ed è la prima cellatichese venuta effettivamente alla luce, in paese, da 45 anni a oggi. Sulla sua carta d’identità, in futuro, non ci sarà scritto Brescia, sulla riga del luogo di nascita, ma Cellatica.

Un evento rosa, dopo le settimane drammatiche dell’epidemia, annunciato con grande partecipazione emotiva dal sindaco Marco Marini, che ha sottolineato la profonda valenza simbolica dell’accaduto, non solo per la piccola comunità, ma per l’intera Lombardia, così profondamente colpita dal Covid-19.

Si riparte da Vittoria. E dalla fisiologia domestica della vita, che sarà anche festeggiata, oggi, nella Giornata internazionale del parto in casa. La mamma è stata assistita da un team di ostetriche nel salotto dell’abitazione di via Aldo Moro. Vittoria è una bellissima bambina. Pesa 3 chili e 500 grammi. «È con infinito piacere che vi annuncio che questa mattina all’ufficio anagrafe un nostro concittadino ha registrato la nascita della figlia, nata in casa, a Cellatica il primo giugno - ha detto il sindaco -. Sono trascorsi 45 anni, da quando nel 1975 è avvenuta l’ultima registrazione di nascita in paese, femmina anche lei. In questo periodo per tutti impegnativo, è il segno che la vita vince ogni avversità e il nome che i suoi genitori le hanno donato, Vittoria, sia di auspicio e programma per noi tutti in questo momento di rinascita. A lei il più grande benvenuto nella nostra comunità e ai genitori infinite congratulazioni da tutti».

«Il travaglio stava andando così bene - raccontano mamma Valeria, classe ’89, e papà Matteo, classe ’86 - che si è deciso di rimanere in casa dato che eravamo assistiti da Paola e Barbara dello studio di arte ostetrica Inanna di Brescia, specializzato nell’assistenza a donne che desiderano partorire a domicilio. A loro va il nostro grazie. Vittoria era un nome che avevamo scelto da tempo, ma forse stava nel destino che il nome si collegasse a questo periodo».

Anche la precedente nascita in casa, avvenuta sotto il cielo cellatichese, fu legata a una situazione esterna difficile, pur se, in quel caso, fu un evento meteorologico intenso ma passeggero. Testimonia Federica Frassine: «Sono io la bimba nata in casa, a Cellatica, il 14 gennaio 1975. Quella notte c’era fortissima nebbia e mio padre non è riuscito ad accompagnare mia mamma in ospedale». Le nebbie impenetrabili degli anni Settanta sono rimaste negli annali di meteorologia. L’oscurità di questi mesi sono presente che è già divenuto storia. Vittoria è stata consegnata al mondo da un’onda lieve, nel momento in cui la burrasca è finita.

 

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