Vandali nell’ex cava Italcementi: sradicate 150 piantine

«È un gravissimo gesto contro la cosa pubblica, contro un patrimonio della collettività», dice il sindaco Bianchini
I segni dei vandali sul prato dell'ex cava - Foto © www.giornaledibrescia.it
I segni dei vandali sul prato dell'ex cava - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Centocinquanta piantine sradicate, strappate dal terreno o spezzate. L’atto vandalico ha colpito il neonato polmone verde della ex cava Italcementi, a Castenedolo, dove erano appena stati messi a dimora 600 nuovi alberelli, utili a valorizzare ancora di più l’area che, dal 2013 a oggi, è stata oggetto di una serie di interventi di recupero che l’hanno resa tra i più grandi boschi di pianura d’Italia.

Il sindaco Pierluigi Bianchini commenta con amarezza: «È un gravissimo gesto contro la cosa pubblica, contro un patrimonio della collettività, finalizzato a migliorare la qualità della vita di tutti». Il progetto di valorizzazione dell’ex cava è finanziato grazie a 39mila euro provenienti dal fondo regionale destinato alle aree verdi.

«Questo fondo - spiega il consigliere delegato all’Ambiente, Matteo Cavagnini - è una risorsa e per questo abbiamo lavorato per poterlo far fruttare al meglio, individuando l’area più idonea per l’imboschimento. La scelta è ricaduta su un ampio prato, limitrofo al bosco già esistente. Nonostante questo ostacolo imprevisto, continueremo ad adoperarci per far sì che il bosco possa crescere». Saranno piantati farnie, carpini bianchi, frassini, aceri, tigli e pioppi.

 

 

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