Vaccino, oltre un bresciano su 2 disposto a pagare

Il 65% dei bresciani è «pronto a vaccinarsi appena possibile». In minoranza gli scettici.
La preparazione del vaccino - Foto © www.giornaledibrescia.it
La preparazione del vaccino - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Quasi otto bresciani su dieci (il 79%, tra già vaccinati o disponibili a sottoporsi all’immunizzazione) ha fiducia nell’utilità del siero; il 65% sono «pronti a vaccinarsi appena possibile».

In minoranza gli scettici: l’8% preferisce «attendere per capirne l'efficacia», il 9% si vaccinerà «solo se obbligato», mentre quattro bresciani su cento il vaccino non lo intendono proprio fare.

Sono i risultati di un sondaggio condotto sul territorio nazionale dall’istituto di ricerca bergamasco Intwig, dal quale emerge che nella nostra provincia la fiducia è mediamente più diffusa che nel resto del Paese.

Tra le curiosità, un lombardo su due sarebbe pronto a pagare di tasca propria il siero (il 55% dei bresciani, di cui il 47% sborserebbe fino a 50 euro, e l’8 % anche di più) pur di essere vaccinato in tempi brevi. D’altra parte, la metà degli italiani ha ancora qualche timore nei confronti della profilassi: più al sud (55%) che al nord (45%). Tra i bresciani la percentuale scende al 43% (il 20% ha molta paura, il 23% abbastanza, poca o nulla la restante popolazione). L’indagine, condotta tra il 13 e il 15 aprile coinvolgendo 1.600 persone tra i 18 e i 75 anni, evidenzia inoltre come rispetto all’avvio della campagna vaccinale (un precedente sondaggio era stato effettuato a febbraio) la fiducia generale nella campagna di profilassi sia cresciuta: la percentuale degli italiani che si sono già vaccinati o vogliono farlo il prima possibile è passata dal 55 al 69%.

Resta però ancora una fetta di chi ha delle perplessità: il 17% degli italiani (15% dei lombardi) afferma di voler attendere e di essere disponibile a sottoporsi alla vaccinazione solo dopo averne capito l’efficacia. L’8% degli intervistati (7% lombardi) dichiara di non aver alcuna intenzione di sottoporsi alla profilassi, a meno che non venga obbligato. «Non lo farò in alcun caso» è la risposta, invece, del 6% degli italiani (4% dei lombardi).

«L’indagine mostra con chiarezza che la paura nei vaccini aumenta man mano che ci si allontana dalle zone in cui l’epidemia ha colpito con maggior violenza - afferma Aldo Cristadoro, ad di Intwig -. Al contrario, aver sperimentato da vicino le conseguenze del Covid-19 fa temere meno i vaccini, perché si conosce bene cosa il virus è capace di fare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia