Una sciallata ciliegina

Mi scrive Ciliegina37: «Mio adorato cantore dell’orto, sono triste (...). Perdonami l’audacia, mi invieresti una tua foto?»
Ciliegina37 ha scritto all'autore della rubrica Francesco Alberti
Ciliegina37 ha scritto all'autore della rubrica Francesco Alberti
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Mi scrive Ciliegina37: «Mio adorato cantore dell’orto, sono triste. Il mio sedano si ingiallisce, i pomodori non crescono, le zucche si stanno spegnendo, il prezzemolo è spuntato e se n’è subito andato. E i cetrioli? Spariti. Le melanzane sono in attesa di tempi migliori. Del cicorione pan di zucchero (condividiamo questa passione) ho solo un lontano ricordo. Per non parlare della grandine che ha raso al suolo quel poco che sopravviveva. Che primavera è? La scorsa settimana sono andata in balera con lo scialletto, ma è un capo che mi invecchia. Regalami qualche parola di conforto. Perdonami l’audacia, mi invieresti una tua foto?».

Dolcissima Ciliegina37, anch’io fatico a trovare il sorriso dopo aver guardato il mio orto, per ora le fatiche sono ben lontane dall’essere ripagate. Del resto non si sa più come vestirsi, esci la mattina tutto imbacuccato, poi fa caldo e sudi, poi di nuovo freddo: per forza che uno si ammala. Il tempo è pazzo, ormai passiamo dall’inverno all’estate. Perché è chiaro che appena smetterà di piovere dovremo accendere i condizionatori. Sostituiamo i maglioni di lana direttamente con la polo, incredibile, e i pantaloni di velluto con i bermuda.

Ma poi le rimpiangeremo queste giornate, ah sì se le rimpiangeremo. Vuoi mettere trent’anni fa? Non solo il formaggio, ma tutta la vita aveva un altro sapore. Per lo scialletto non temere, chi ti apprezza veramente va oltre questi dettagli. Per quanto riguarda la mia foto, sono lusingato dalla richiesta ma non sono in campagna elettorale. Un abbraccio.

 

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