Una banana sul muro

Un ragazzo di paese e l’arte contemporanea
David Datuna mangia la «banana» da 120 mila dollari di Cattelan - © www.giornaledibrescia.it
David Datuna mangia la «banana» da 120 mila dollari di Cattelan - © www.giornaledibrescia.it
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Mi piace molto lo yogurt alla banana. A essere precisi, lo yogurt alla banana della Yomo, che non sa di banana in verità, ma io quella finta banana la adoro. Del resto di questi tempi le banane originali possono costare moltissimo. Lo sa bene quello sconosciuto acquirente che per la bellezza di 150mila dollari si è portato a casa l’ultima opera dell’artista italiano Maurizio Cattellan: una banana (appunto) attaccata al muro con dello spesso scotch grigio. Una vera banana.
 
L’opera, intitolata Comedian (comico), farebbe riferimento alla battuta di una serie tv americana sui ricchi che non sanno quanto costa una banana. Potevano scoprirlo anche in un modo più economico, ma del resto loro sono benestanti. Ovviamente dietro l’opera c’è un pensiero, ci mancherebbe. Ogni volta che viaggia, Maurizio Cattelan infatti porta con sé una banana e la appende nella sua camera di hotel per trovare ispirazione. Ne ha fatti diversi modelli, prima in resina, poi in bronzo, per poi ritornare all’idea iniziale del frutto preso al supermercato. 
 
Io purtroppo sono un ragazzo di paese (va beh: un quasi ex ragazzo) e quindi certe cose non le capisco. Provo a fare il salto di qualità anche leggendo Dostoevskij in lingua originale, ma non conoscendo il russo non riesco a fare passi avanti. L’arte contemporanea mi è oscura. E poi per posizionare in casa un’opera del genere bisogna anche avere le giuste frequentazioni. Io non avrei neppure il tempo di metterla al muro che un qualsiasi mio amico la starebbe già sbucciando. Ok la generosità, ma non esageriamo.

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