Un regolamento per i beni confiscati alla mafia

Discussa ieri in Commissione, la proposta del M5s ha incassato il «sì» di maggioranza e opposizione
Lo stabile di via Corsica
Lo stabile di via Corsica
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La proposta è arrivata dal Movimento 5 Stelle, ma la firma l'hanno messa tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione. La Commissione (congiunta: Patrimonio e Servizi alla persona) ha approvato il regolamento sui beni confiscati alla mafia, che passerà quindi al voto del Consiglio comunale.

Il regolamento proposto mira a disciplinare le modalità e i criteri per la concessione in uso a terzi dei beni immobili confiscati. Fermo restando, come esplicitato nel vigente codice delle leggi antimafia, il principio che debbano essere utilizzati come «strumento di sviluppo e riscatto del territorio». Ossia, affidati a associazioni e realtà in grado di «restituire» qualcosa alla città in termini di servizi.

Molti i suggerimenti avanzati dai consiglieri, anche alla luce del mancato affidamento di alcuni degli immobili attualmente in capo al Comune: una mezza dozzina, tra cui lo stabile occupato di via Corsica e l’area contaminata dal Pcb di via Ghislandi.

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