«Suo figlio è grave in ospedale». A Brescia attenzione alle telefonate-truffa

Stamattina una bresciana è stata vittima di una chiamata in cui le veniva chiesto di raccogliere il proprio oro. La denuncia ai carabinieri
La cornetta di un telefono
La cornetta di un telefono
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L’ultimo episodio risale solo a stamattina quando, in una casa di via Cipro a Brescia, suona il telefono. Dall’altra parte del cavo un uomo si spaccia per un medico che, con voce allarmata, comunica alla donna in linea, una bresciana di una certa età, che il figlio è ricoverato in gravi condizioni a causa del Covid. È necessario trasferirlo d’urgenza in Svizzera, continua il sedicente medico che, a riprova del racconto, passa il telefono al fantomatico figlio malato. Un complice che, con la voce camuffata, sostiene la tesi del trasferimento urgente.

Alla donna, stordita dal racconto, viene chiesto di racimolare tutto l’oro che possiede e conserva in casa. Le si dà appuntamento sotto casa e le si chiede anche una dettaglia descrizione del suo abbigliamento. Giusto per non confondersi.

Ma la signora ha più di un barlume di lucidità e avvisa immediatamente i carabinieri. Nel frattempo anche il figlio - in ottima salute - viene contattato dalla madre. Insomma, l’invito è quello di fare attenzione a telefonate-truffa e, naturalmente, a denunciare episodi simili. 
 

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