Sul web l’approfondimento si chiama «GdB+»

Si arricchisce l’offerta dell’informazione digitale: per leggere basta una registrazione gratuita
Per accedere ai contenuti «premium» basta registrarsi gratuitamente
Per accedere ai contenuti «premium» basta registrarsi gratuitamente
AA

Oltre la cronaca. Accanto alla cronaca. Non solo la rapidità e l’immediatezza di quelle che il mondo dell’informazione globale ci ha ormai abituati a chiamare «breaking news», le notizie che irrompono nella scansione quotidiana degli avvenimenti e polarizzano l’attenzione. Ma anche lo spessore giornalistico del reportage, dell’inchiesta, della analisi. E perché no, la piacevolezza di una rubrica di più rilassata lettura.

Non da ora, ma sempre di più l’informazione digitale del GdB si va declinando verso l’approfondimento. Un arricchimento dei contenuti che sfrutta appieno tutte le potenzialità del digitale e che costituisce lo strumento per essere ogni giorno con i nostri lettori, incontrandoli anche sugli strumenti più diffusi e utilizzati - lo smartphone in primis - con la consueta sensibilità giornalistica che contraddistingue la lunga storia di carta e inchiostro del nostro quotidiano. A questi contenuti abbiamo voluto dare un’identità e un nome, così da renderli anche facilmente riconoscibili tra le decine proposte ogni giorno all’indirizzo www.giornaledibrescia.it. Un «+» nei toni del giallo - colore storico del quotidano - e dell’arancio, collocato accanto al titolo di molti articoli, è da un paio di mesi entrato nelle abitudini informative dei lettori più assidui.

Sarà sempre più presente sulle nostre pagine online, a contraddistinguere quelli che abbiamo voluto chiamare contenuti «GdB+». Per indicare da un lato il valore aggiunto di approfondimento che li caratterizza, dall’altro per richiamare da subito la grande comunità dei lettori del Giornale di Brescia alla quale è necessario essere registrati - in modo del tutto gratuito - per accedere alla fruizione integrale di questi stessi contenuti. La piattaforma alla quale occorre iscriversi, con pochi clic, è infatti la stessa, accessibile all’indirizzo gdbpiu.giornaledibrescia.it, con cui molti utenti hanno già consuetudine quale portale di riferimento per l’intera galassia dei servizi digitali firmati GdB: dalle newsletter (su tutte «News in 5 minuti» che ogni sera offre una selezione dei principali fatti della giornata) a Zoom, la vetrina della fotografia, dalla versione digitale dell’Inserto bilanci agli eventi in streaming della Sala Libretti, per citarne alcuni.

Registrarsi è in ogni caso semplicissimo anche per quanti per la prima volta si accingono a leggere un articolo «GdB+»: è sufficiente seguire la procedura guidata indicata nel messaggio che invita all’accesso alla versione integrale di ciascun articolo. Ma cosa caratterizza quelli che, nel gergo del marketing, vengono definiti contenuti «premium»? Il ricorso a logiche di approfondimento giornalistico arricchite dalla pluralità dei linguaggi di cui il web fa sintesi: accanto alla scrittura, l’audio, il video, la fotografia, le mappe, i grafici e le visualizzazioni interattive attraverso le quali anche una grande mole di dati assume spessore e significato (si parla in questo caso di «data journalism»).

Per farsene un’idea, i lettori possono prendere ad esempio un contenuto proposto proprio ieri: basta cercare «Da Montichiari a Calcinato, reportage nella pattumiera d'Europa» su Google o nel motore di ricerca del GdB online per scoprire come un’inchiesta (realizzata da Salvatore Montillo con la collaborazione di Francesca Renica) dedicata ad una fetta del territorio bresciano martoriato da criticità ambientali possa tradursi in un percorso ragionato che intreccia interviste, dati statistici, testimonianze, attraverso la parola, l’immagine, il suono, la rappresentazione grafica. A creare un mix che è proprio quello che intendiamo come valore aggiunto dei contenuti «GdB+».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia