Suite di lusso e percorso-vita: sarà il «Castello di tutti»

Ristorante nella palazzina Haynau, spazi per didattica e associazioni, in terrazza le sculture di Romeda
CASTELLO, IN 2 ANNI NUOVO VOLTO
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Una terrazza affacciata sulla città, da godere pranzando al ristorante nella palazzina Haynau o bevendo un caffè nel chiosco del piazzale della locomotiva, ammirando le sculture contemporanee nel giardino del Mastio visconteo, o aspettando la proiezione serale nel Giardino dell’Eden.

Il Castello prefigurato dal progetto di Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia presentato ieri al pubblico in Loggia sarà «da vivere in tutte le stagioni e in ogni ora del giorno, un luogo dell’incanto e della fantasia» come ha spiegato Francesca Bazoli, consigliera di Brescia Musei che con il collega Nicola Berlucchi e il direttore Luigi Di Corato si è occupata della stesura del piano.

Quattro milioni il costo preventivato, a metà tra Comune, che investirà nella manutenzione straordinaria, e Brescia Musei, che potrà attingere a parte del cospicuo lascito (si parla di sette milioni) dell’artista di origine bresciana Bruno Romeda. «Non sogni - ha sottolineato il sindaco Emilio Del Bono - ma opere potenzialmente realizzabili in tempi ragionevolmente brevi».

Un paio d’anni, stima la Fondazione, per avere i primi risultati, «al termine di un percorso partito nove anni fa con il convegno promosso da un gruppo di appassionati - ha aggiunto Berlucchi -, proseguito con la nascita del comitato Amici del Cidneo, il libro bianco e l’impegno alla valorizzazione approvato dall’intero Consiglio comunale cinque anni fa, e culminato con le 274mila presenze al festival CidneOn la scorsa settimana».

Il progetto «pone il visitatore al centro, partendo dalle funzioni per arrivare ai luoghi» ha spiegato Di Corato. Non solo cultura, quindi, ma anche accoglienza, svago e sport. Punto saliente del progetto sarà la riapertura della palazzina Haynau come ristorante e alloggio, con una grande sala per banchetti al piano terreno e quattro suites ai piani superiori. L’amministrazione potrebbe investire 1 milione per sistemare l’edificio «al rustico», per poi affidarlo con bando per concessione a un privato che potrebbe contestualmente gestire il chiosco-bar da allestire nel piazzale della Locomotiva.

Nel piazzale troverà spazio anche un parco giochi sui generis, con attrezzature di design realizzate tramite un concorso tra artisti da bandire con il fondo Romeda. Il lascito potrebbe finanziare anche parte del riallestimento a museo di Grande e Piccolo Miglio, in particolare la sala superiore del Grande Miglio, da trasformare in contenitore dedicato alle arti visive e performative contemporanee (a Brescia Musei anche l’onere di rifare le coperture). Al piano inferiore troverebbe spazio il Museo della storia del Castello a partire dalla preistoria, che avrebbe il suo proseguimento ideale nel Piccolo Miglio con il Museo del Risorgimento, con i cimeli storici ma anche in chiave multimediale.

Novità anche per i Museo delle Armi, dove il Comune si occuperà di sistemare impianti e coperture; già sottoposto negli ultimi mesi ad un parziale riallestimento, diventerà «Centro di interpretazione sulla produzione armiera bresciana» in rete con la Via del Ferro e le collezioni aziendali.

Nel giardino a terrazza del Mastio visconteo e nel prato sotto la torre Mirabella saranno collocate le sculture donate da Bruno Romeda, sue e del compagno Robert Courtright, «opere di arte ambientale, elementi geometrici astratti che incorniceranno il panorama sulla città» ha anticipato il presidente di Brescia Musei, Massimo Minini. La catalogazione dell’archivio dell’artista è già avviata in collaborazione con l’Università Cattolica, e i Magazzini oleari e la Casa del custode ospiteranno il Centro studi Romeda.

Il «Castello di tutti» avrà il proprio cuore nella palazzina degli Ufficiali, dove con il sostegno degli Amici del Cidneo (un crowdfunding è già partito in occasione di CidneOn) verrebbero realizzate quattro sale per conferenze e attività didattiche a disposizione di Brescia Musei ma anche delle associazioni, dagli astrofili ai fermodellisti, dai botanici agli speleologi. «Come Soprintendenza condividiamo il progetto di tutela e valorizzazione del Castello - ha precisato Anna Maria Basso Bert - che dovrà essere museo di se stesso, un contenitore non di oggetti ma di avvenimenti».

Passati e presenti: tra gli eventi che continueranno a trovare spazio sul colle, ha assicurato la vicesindaco Laura Castelletti, oltre al cinema estivo all’aperto ci sarà sicuramente anche MusicalZoo che festeggerà quest’anno il decennale.

 

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