Quei 5 piccoli paesi bresciani dove il virus non è arrivato

La ricetta dei sindaci, sparsi tra Garda, Valsabbia e Valtrompia? Accessi vietati, spesa a domicilio e rispetto dei divieti
Una veduta panoramica di Limone - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta panoramica di Limone - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sarà «fortuna», come dice qualche sindaco. Sarà che sono paesi piccoli, isolati e lontani dalle rotte d’attraversamento. Sarà che hanno messo subito in campo rigide misure di contenimento, blindando il loro territorio. Fatto sta che dopo un mese e mezzo di emergenza, cinque Comuni bresciani sono (ancora) immuni dal coronavirus. Limone, Pertica Alta, Magasa, Irma e Anfo.

Nessun caso registrato nel bollettino Ats, nessun caso a conoscenza dei sindaci. Isole felici concentrate tra Garda, Val Sabbia e alta Val Trompia, i territori bresciani meno colpiti dall’emergenza (anche) perché più lontani dall’epicentro nella bassa occidentale.

Limone, 1.150 abitanti, ha chiuso tutto da fine febbraio. Anche l’accesso al paese. «Abbiamo messo una pattuglia dei vigili agli ingressi nord e sud del Comune, affiancata dalla Protezione Civile: meno gente facciamo arrivare da fuori, meno rischi corriamo. Una scelta strategica che sta pagando» spiega il sindaco Antonio Martinelli. I tre negozi di alimentari hanno chiuso subito i battenti: «Fanno solo consegne a domicilio». Anche i farmaci vengono portati a casa. Così «non gira nessuno». Chiuse anche tutte le strutture ricettive. «Un albergo aveva già riaperto, lo abbiamo fatto chiudere» spiega il sindaco. Una scelta non indolore visto che Limone vive di turismo: 70 strutture ricettive, 3 campeggi, 9mila posti letto. Tutto chiuso. Anche nel weekend di Pasqua. «È un momento difficile - dice il sindaco - ma i miei concittadini stanno seguendo alla lettera le indicazioni. Stamattina (ieri, ndr) abbiamo consegnato 200 uova di Pasqua ai bambini. Un modo per star vicino alle famiglie».

Nella piccola Irma, 130 abitanti, non ci sono negozi alimentari, si sfrutta il servizio a a domicilio del minimarket di Marmentino e della cooperativa di Bovegno. «Così le persone non devono andare in giro» spiega il sindaco Mauro Bertelli. Anche i farmaci arrivano a casa, da Marcheno. «Nelle scorse ore - continua il sindaco - abbiamo distribuito le mascherine a tutta la popolazione. Dobbiamo restare attenti, canteremo vittoria solo alla fine dell’emergenza».

Anche Pertica Alta è nel club dei Comuni senza casi. «Essere una piccola comunità, in montagna, ha i suoi vantaggi - dice il sindaco Giovanmaria Flocchini -. Ci atteniamo a tutte le disposizioni di Governo e Regione. Il rispetto delle regole è fondamentale. Ma poi credo ci sia anche un po’ di fortuna. Abbiamo 5-6 persone che lavorano negli ospedali o nelle Rsa...». Ora però l’attenzione è sulle seconde case, in vista della Pasqua. A Magasa e Anfo, dove vi sono abitazioni usate per le vacanze o i wekeend, hanno già lanciato l’appello.

«Finora a Magasa non abbiamo registrato casi - spiega il sindaco Federico Venturini -. Abbiamo molti anziani, portiamo la spesa e le medicine a casa. La distanza sociale sta funzionando. Ora confidiamo che nel weekend non arrivino parenti o altre persone. I controlli non mancheranno».

«Per ora siamo rimasti fuori dal contagio - dice il primo cittadino di Anfo Umberto Bondoni -. I cittadini stanno rispettando le regole. Siamo un paese turistico, con parecchie seconde case. A Pasqua e Pasquetta presidieremo gli accessi. Non bisogna abbassare la guardia».

 

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