Pagare in contanti diventerà un problema

Negli Stati Uniti l'addio al contante è già una realtà: presto o tardi, anche noi dovremo abituarci a usare solo la moneta di plastica
Un pos per i pagamenti elettronici - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un pos per i pagamenti elettronici - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«No cash, thanks». Come no? «Credit card only». Per un italiano questa risposta equivale a sostenere la teoria di Paneroni «La terra non gira o bestie!». E come si fa a far girare l’economia con un foglietto di plastica? Ma se nella Grande Mela va bene così, se il tassista all’aeroporto ti ha detto che si paga col Pos e basta, se un grasso hamburger con birra e french fries te lo pappi solo passando via Visa, beh un ragionamento va pur fatto. Perché in fatto di soldi a NY non scherzano.

Estremizziamo? Certo che sì, i verdoni in carta piacciono ancora, ma non proprio ovunque, e questo passaggio negli Usa (e non solo) è avvenuto in modo quasi repentino. E allora perché noi siamo così restii? I costi elevati sono il primo deterrente (siamo d’accordo), poi c’è la questione del nero (e su questo non siamo d’accordo), infine c’è proprio un’antipatia culturale dell’italica gente a utilizzare una colorata carta di credito de visu (anche se per i pagamenti on line nessuno fa storie). Ma anche i più restii si dovranno arrendere: la direzione è tracciata e, pin dopo pin, propende per un utilizzo sempre più diffuso della moneta di plastica. I soldi non danno la felicità; per questo hanno inventato le carte di credito.

 

 

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