«No al razzismo»: in tremila al corteo contro la legge Salvini

«No al razzismo, no alla legge Salvini». Questo lo slogan scandito dai manifestanti che questo pomeriggio si sono mossi da Largo Formentone e hanno percorso il Carmine, corso Garibaldi, via Pace per tornare poi in piazza Loggia dopo aver sfilato in via Verdi.

Ad aprire il corteo un grande striscione giallo, sul quale erano enunciati i temi principali, poi scanditi da Umberto Gobbi dell’associazione Diritti per tutti durante il percorso della manifestazione, a cui hanno partecipato circa tremila persone. «La guerra tra i poveri la vincono i ricchi - è stato detto - e la sicurezza sociale non passa dal razzismo e dall'esclusione, ma dalla solidarietà».

Più volte è stato nominato Salvini, chiamato «Il ministro della paura», e criticate le sue posizioni in tema di lavoro, sicurezza e politiche sociali. «Da una Brescia pluriculturale e solidale - hanno detto gli organizzatori - parte un segnale d'opposizione al governo e alle politiche istituzionali».

In un'altra piazza cittadina, piazza del Foro, si sono dati appuntamento una cinquantina di esponenti di Brescia identitaria per «difendere Brescia», come scritto nello striscione srotolato davanti al Capitolium.

Durante i discorsi degli esponenti di estrema destra è stato sottolineato come le due manifestazioni, quella di Diritti per tutti e la loro, siano figlie dello stesso problema, ma visto con occhi diversi: l'immigrazione. «Non ci stiamo alla sostituzione etnica e culturale - hanno detto - e non è nemmeno giusto che per un'economia fluida i giovani africani emigrino per fare lavori degradanti e una vita di stenti».