Nelle scuole il sensore che migliora l’aria

brevettato dalla start up Fybra e installato da A2A nelle scuole di Brescia monitora il livello di anidride carbonica, temperatura e umidità
IL SENSORE PER CAMBIAR...ARIA
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Una spia per cambiare aria, che consiglia di aprire la finestra quando è cattiva. È il «Sensore ambientale» intelligente, brevettato dalla start up Fybra e installato da A2A nelle scuole di Brescia.

L’obiettivo, entro l’inizio dell’anno scolastico, è collocare 313 sensori nelle classi di trentuno plessi. Dopo la sperimentazione positiva in due scuole l’anno scorso, in queste settimane si sta accelerando. La metà dei sensori è già in funzione. Il meccanismo è semplice. Il sensore monitora il livello di anidride carbonica, temperatura e umidità. Un segnalatore luminoso può assumere tre gradazioni di colore, che segnalano il da farsi: azzurro significa buona qualità dell’aria, rosso che bisogna aprire le finestre, il viola indica che la situazione sta migliorando, il ritorno dell’azzurro che si può chiudere. I vantaggi sono evidenti: migliore qualità dell’aria nell’aula (anche sul versante Covid) e risparmio di energia (l’ossigenazione per il tempo sufficiente). Il progetto è stato concordato con il Comune di Brescia.

«Davvero utile e innovativo, garantisce una migliore qualità di vita nelle classi», ha sottolineato l’assessore Fabio Capra. «È anche uno strumento di didattica digitale avanzato per l’educazione ambientale». Installato sulla parete di fronte ai ragazzi, a 2,5 metri di altezza, rileva i parametri in un’area di cinquanta metri quadrati. L’operazione, finanziata da A2A, costa 160mila euro. «La nostra società e il Comune - ha commentato l’amministratore delegato Renato Mazzoncini - anche così vogliono prendersi cura del benessere dei bambini e dei ragazzi».

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