Mascherine e banchi distanziati: via ai corsi di recupero

Al Calini non si comincia per questioni sindacali. Ad Adro invece già ieri prime classi in aula
  • Studenti ai corsi di recupero all'Itis Castelli di Brescia
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Banchi distanziati, mascherine, entrate e uscite da ingressi separati, gel igienizzante a ogni angolo: sono iniziati nella maggioranza degli istituti scolastici cittadini i corsi di recupero delle scuole superiori. Corsi di recupero che, in questo 2020 segnato dalla pandemia, in parte hanno cambiato fisionomia. Le modalità sono diversificate: molte scuole effettuano i recuperi in presenza, in osservanza di tutte le norme di sicurezza, mentre altre tramite gli strumenti della didattica a distanza.

C’è poi il caso del liceo scientifico Calini, che ha sospeso i corsi a seguito della circolare ministeriale del 26 agosto, che di fatto modifica le condizioni di lavoro dei docenti rispetto al vigente contratto collettivo. In pratica, a differenza di quanto avveniva precedentemente, le ore messe a disposizione dagli insegnanti tra il 1° settembre e l’avvio delle lezioni non verranno retribuite perché collocate «nell’alveo degli adempimenti contrattuali ordinari correlati alla professione docente».

«Avevamo come sempre raccolto le adesioni volontarie - spiega il dirigente Marco Tarolli -. Dopo questa nota, ho nuovamente interpellato i docenti: un quarto hanno ritirato la disponibilità e non ho ritenuto equo far partire alcuni corsi ed altri no». Ciò non significa che al Calini il recupero non si farà. È solo spostato, e si svolgerà dal 14 settembre, in orario curriculare.

Una soluzione adottata anche in alcune altre scuole, come ad esempio il Golgi, che già avevano preferito, per prudenza rispetto al rischio di contagio, non calendarizzare i corsi a inizio mese. I corsi hanno invece preso avvio ieri all’istituto paritario Madonna della Neve di Torbiato di Adro.

 

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