Lei lo lascia, lui la segrega in casa e cerca di violentarla

Messaggi e pedinamenti lasciano spazio a sberle e pugni: notte di terrore per una mamma 40enne
Fine dell’incubo. Martedì l’arresto del 37enne milanese da anni residente sul lago di Iseo
Fine dell’incubo. Martedì l’arresto del 37enne milanese da anni residente sul lago di Iseo
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L’ha soffocata sotto una valanga di chiamate e messaggi. L’ha pedinata fin sotto casa, ma anche davanti al cancello della scuola del figlio e pure all’ingresso del posto di lavoro. Si è infilato violentemente nella sua quotidianità, oltre che nella sua auto e nel suo appartamento. L’ha insultata, pesantemente. E pesantemente le è volato addosso. Le ha impedito di liberarsi, di scappare, di mettersi in salvo. L’ha spinta e presa a pugni.

Ha cercato anche di violentarla. Tutto questo per un «no», per un «basta»; o meglio per l’incapacità di accettarli. Da martedì lui, 37enne cameriere milanese di origine da tempo di casa sulle sponde bresciane del Sebino, non potrà farle male. I carabinieri della stazione di Marone lo hanno accompagnato a Canton Mombello su ordine del giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci.

Oggetto della violenza del 37enne è la sua ex, una commessa quarantenne, con un figlio e un matrimonio finito da tempo, che ha avuto una sola colpa: averlo conosciuto, frequentato per alcuni mesi, aver capito che non fosse la persona giusta e averlo lasciato. 

 

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