La protesta degli ambulanti a Brescia: «Il futuro non si chiude»

In centro città la manifestazione di chi vende generi non alimentari e si è sentito abbandonato nelle settimane di stop causa Covid
La protesta degli ambulanti in piazza del mercato a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
La protesta degli ambulanti in piazza del mercato a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Non siamo untori ma onesti lavoratori. Il futuro non si chiude». Lo gridano a gran voce gli ambulanti di generi non alimentari che alle 10 di stamattina si sono riuniti in piazza del Mercato, nel centro di Brescia, per protestare contro il governo.

Circa 150 hanno aderito alla manifestazione pacifica promossa da Fiva Confcommercio, che ha guidato l'arrivo di una decina di furgoni parcheggiati lungo via Gramsci in segno di protesta (con l'accordo della Prefettura di Brescia).

Lavoro, Ristori e parità di condizioni con i negozi di abbigliamento rimasti aperti in zona rossa: sono queste le richieste principali degli ambulanti bresciani, esasperati da lunghe settimane di inattività che hanno portato a una perdita tra il 40 e il 60% del fatturato.

Da lunedì, con il passaggio in zona arancione, potranno riportare i loro banchi nei mercati cittadini ma intanto, dice Raffaele Cirillo, presidente di Fiva Confcommercio Brescia, «siamo stati dimenticati per mesi. E con noi le nostre famiglie. Ora chiediamo al governo di abolire le nostre tasse fino alle fine dell'anno, per consentirci di ripartire con un po' più di respiro».

Presente in piazza Mercato anche l'assessore regionale Fabio Rolfi, che ha assicurato agli ambulanti la disponibilità della Regione a farsi portavoce delle loro istanze con il governo.

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