La badante in fase di regolarizzazione si può vaccinare? Sì

Oltre ai dubbi su cosa si può fare in zona gialla, tante le vostre domande anche sul fronte salute
Vaccino anti Covid - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Vaccino anti Covid - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Da ormai oltre un anno la nostra vita è stata stravolta dalla pandemia, molte le limitazioni imposte per tutelare il più possibile la salute di ognuno. Ogni giorno sono numerose le domande che ci inviate a coronavirus@giornaledibrescia.it; non solo sul fronte di cosa si può fare in zona gialla, ma anche nell’ambito sanitario.

Buongiorno, sono Eugenio e vorrei chiedervi aiuto per un chiarimento. I miei anziani genitori sono accuditi da una badante che ora vorrebbe vaccinarsi. Le pratiche per la sua regolarizzazione non si sono però ancora concluse e non può quindi registrarsi al portarle per prenotare l’inoculazione. Cosa deve fare? Avendo avviato le pratiche per la sua regolarizzazione, la badante avrà una tessera sanitaria o un codice fiscale provvisori. Con questi documenti, o comunque con la documentazione che comprova la pratica di regolarizzazione, la signora può andare direttamente in un hub vaccinale facendo l’accettazione diretta. Per quanto riguarda le badanti in generale, dal 16 aprile in Lombardia anche questa categoria può fare il vaccino. Con l’apertura della prenotazione per i soggetti estremamente vulnerabili e con disabilità grave è possibile vaccinare anche fino a 3 persone tra familiari conviventi e caregiver (che forniscono assistenza in forma gratuita o a contratto, come le badanti). Per soggetti estremamente vulnerabili si intendono persone affette da condizione che per un danno d’organo preesistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria al Coronavirus hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid. Per soggetti disabili gravi invece si intendono coloro che sono riconosciuti come tali ai sensi della Legge 104/1992 art. 3 comma 3, ovvero dove la ridotta autonomia della persona, correlata all’età, renda necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale.

Buongiorno, ma ora che sono possibili gli spostamenti fuori regioni, è comunque necessario essere a casa per le 22 rispettando il coprifuoco? A chi si trova in zona gialla sono consentiti i seguenti spostamenti: senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; dalle ore 5 alle 22, verso località della zona bianca o gialla, senza doverne giustificare il motivo; dalle 5 alle 22, verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una «certificazione verde Covid-19» valida.

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le «comprovate esigenze lavorative»? È sempre possibile uscire per andare al lavoro. «Comprovate» significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro, anche tramite autodichiarazione o con ogni altro mezzo di prova. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa.

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