Il territorio come museo diffuso, per intercettare nuovo turismo

Itinerari d’arte a Gussago incroceranno iniziative di animazione, cultura ed enogastronomia
Il bel complesso di San Rocco, incastonato nel verde della Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it
Il bel complesso di San Rocco, incastonato nel verde della Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it
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Il Comune punta decisamente, attraverso iniziative convergenti di animazione e approfondimento, a trasformare Gussago in un museo diffuso, che unisca una proposta culturale articolata, lo svago e l’enogastronomia, percorrendo un filone molto amato negli ultimi anni a livello di turismo brevissimo, ma significativo, in grado di fornire un apporto costante di visitatori.

«Stiamo lavorando a favore di una proposta completa al visitatore - dice il sindaco Giovanni Coccoli -. Il turismo enogastronomico è certo un motivo di richiamo che deve essere sostenuto e completato dalla permanenza in paese per la visita di luoghi di grande pregio storico e culturale, oltre ad avere l’opportunità di passeggiate immersi nella natura, nei sentieri delle nostre splendide colline, ma anche di percorsi in campagna, sia a piedi che in bici. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare sempre più questo tipo di turismo, che inevitabilmente porta benefici anche a tutto il comparto commerciale e ricettivo sia in termini di ricadute che di servizi».

Il recupero della Santissima, lo studio della morfologia del paese e la valorizzazione delle ricerche condotte in passato, il rilancio della tipicità dei prodotti, conduce a quello che sarà - e lo è già, in parte - un reticolo di proposte che consentano al visitatore, già richiamato dalle notevoli proposte di cucina e vini, di pianificare qui una giornata intera. Gussago gioca sul fatto che è un esempio importante dell’incrocio tra più culture. Si congiunge a Brescia e alla Valtrompia - con la quale si comunicava vitalmente attraverso Navezze, Brione, Polaveno fino al bivio per il Sebino e la Valcamonica e la strada che porta nella valle triumplina - l’intera Franciacorta - di cui è la porta - e la Bassa. Museo diffuso.

Le sperimentazioni relative al museo diffuso sono iniziate attraverso le visite guidate - per ora, solo in alcuni giorni dell’anno - alla Santissima e, in collaborazione con la parrocchia, alla Pieve, che contiene il manufatto di cultura tardo longobarda del pulpito di Maviorano. Anche la chiesa di San Rocco, previo appuntamento con il Comune, è visitabile.

E sotto il profilo artistico si passa, in paese, dagli affreschi cinquecenteschi di Paolo da Caylina il giovane della Santissima ad Angelo Inganni e Amanzia Guerillot a Gussago centro e a Ronco, transitando attraverso il ricordo del miniaturista Gigola. Un antico luogo di delizia, come dimostrano il palazzo e il parco di Richiedei o la splendida e preziosissima villa Togni. La strategia del Comune si basa sulla convergenza di più realtà e di numerose associazioni in grado di gestire, in un futuro non troppo lontano, l’offerta.

 

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