Il servizio civile torna operativo negli oratori

La Caritas ha preparato quattro nuovi progetti: i posti disponibili sono in totale 52
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Il servizio civile torna negli oratori bresciani. Un ritorno a casa si potrebbe dire guardando al passato. Forte dell’eredità di 40 anni di accompagnamento di oltre 3mila giovani, la Caritas diocesana propone quattro nuovi progetti, appunto, di servizio civile: 52 i posti disponibili.

Dopo l’abolizione del servizio di leva obbligatoria, il servizio civile è diventato una proposta scelta liberamente dai giovani tra i 18 e i 28 anni, dura 12 mesi, per un impegno complessivo di 1.400 ore, il compenso mensile è di 433,80 euro.

«I progetti promossi e coordinati dalla Caritas diocesana - ha spiegato Diego Mesa, responsabile della promozione volontariato giovanile della Caritas diocesana - vogliono essere per i giovani un’occasione per contribuire al bene comune e allo stesso tempo un percorso di crescita personale e comunitaria nei valori della pace, della solidarietà e della giustizia». I quattro progetti della Caritas diocesana sono articolati su specifiche aree di intervento: «Per non perdersi», area disagio adulto, 16 posti disponibili; «Sguardi nuovi», area disabilità, 8 posti disponibili; «Inventi quei colori», area minori in difficoltà, 14 posti disponibili; «I cortili dei talenti», oratori, 14 posti disponibili».

«Iprogetti sono stati approvati - ha spiegato Diego Mesa -, siamo ora in attesa del bando nazionale che indicherà i termini entro i quali i giovani potranno depositare le domande di partecipazione ai progetti».

Il bando nazionale dovrebbe aprirsi a giorni, verso la metà del mese e rimanere aperto fino a settembre. A maggio dello scorso anno si è svolta la grande festa per i quarant’anni di servizio civile con la Caritas, era infatti il 1977 quando veniva firmata la prima convenzione. Un’esperienza che nei decenni per molti è diventata scelta di vita, ha indirizzato scelte lavorative, ha cambiato il modo di rapportarsi con gli altri. Per tanti ha rappresentato un primo incontro con la sofferenza, la presa di coscienza che l’aiuto e la solidarietà devono sempre essere gratuiti e disinteressati.

Una grande storia che prosegue ancora oggi, in una forma certo diversa, ma che non cambia la sostanza: il servizio civile con la Caritas è un’esperienza che ti segna profondamente, un’esperienza arricchente che pone solide basi per la vita dei giovani che decidono di mettersi per dodici mesi al servizio del prossimo.

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