Il referendum sull'acqua fa «saltare» il Consiglio provinciale

La nomina della commissione per la validazione del quesito referendario sull'acqua manda in stallo la seduta del Consiglio provinciale
BROLETTO, SEDUTA SOSPESA
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Bagarre in Broletto. Sospesa e rinviata al 30 ottobre la seduta del Consiglio provinciale prevista (e regolarmente iniziata) questa mattina. A causare il rinvio la protesta della minoranza sul primo punto all’ordine del giorno: la nomina della Commissione di garanzia per il referendum provinciale sull’acqua.

Una nomina derivante dall’avvenuto deposito del quesito referendario sull’acqua lo scorso 2 ottobre, quesito che per la legge dev’essere convalidato da una commissione di tre esperti. Quella appunto che il consesso di Palazzo Broletto doveva costituire con apposita votazione.

La maggioranza aveva proposto una terna di nomi, quelli che sarebbero dovuti passare al voto quest’oggi. La minoranza, di contro, avanzava la richiesta di una quarta e diversa nomina.

Mancata l’intesa sul quarto nome, il vice presidente Andrea Ratti ha annunciato l’eliminazione dall’ordine del giorno della votazione per evitare l'impasse. Di qui la protesta della minoranza che ha minacciato di abbandonare l’aula se non fosse stata sospesa la seduta. Cosa che è avvenuta dopo una riunione di maggioranza, con rinvio al 30 ottobre: la nomina della commissione, infatti, non può avvenire oltre un mese dopo il deposito del quesito.

Ad alimentare tensioni nel corso dei lavori, non è mancata nella mattinata anche una e-mail inviata alla segreteria da parte di Cesare Giovanardi: nella missiva, l’esponente di “I Soldi di Tutti” evidenziava che la mancata pubblicità del bando per la nomina della commissione poteva rendere la stessa impugnabile. Questa settimana, pertanto, saranno raccolte anche eventuali autocandidature.

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