Il ragazzi del Carli per il 21 Grammi: «Meritano aiuto»

L’incontro durante un pranzo prima del lockdown: sul sito «GoFundMe» avviata la raccolta per dare un futuro al locale
Gli studenti dellla terza A del Carli e i ragazzi di 21Grammi -  © www.giornaledibrescia.it
Gli studenti dellla terza A del Carli e i ragazzi di 21Grammi - © www.giornaledibrescia.it
AA

A lasciarli senza fiato, con il groppo in gola, sono state le storie di quei ragazzi affetti dalla sindrome di Down, raccontate da loro stessi, con gli occhi carichi di amore e passione per quello che fanno e soprattutto di speranza. «La loro forza di volontà è travolgente: per loro questo ristorante rappresenta un contesto formativo non solo a livello professionale, ma soprattutto personale, dal quale traggono la forza per non mollare e non accontentarsi». Isabelle Consolini e Francesco Dalla Bona sono due rappresentanti di classe e hanno appena concluso la 3A del liceo Guido Carli di Brescia.

Il pranzo galeotto. Lo scorso mese di febbraio, prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria, hanno pranzato con i loro compagni al ristorante 21 Grammi di viale Italia, in città, invitati dal professor Mattia Rubagotti per toccare con mano il tema della responsabilità sociale d'impresa, che punta a conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali. Ventuno grammi, infatti, il cui nome richiama quella coppia di cromosomi con qualcosa in più che è appunto la sindrome di Down, non è semplicemente un ristorante, ma un’iniziativa di solidarietà, avviata dalla cooperativa Big Bang e dal Centro Bresciano Down, un progetto partito nel 2016 che restituisce ai ragazzi affetti da questa malattia pari diritti, primo fra tutti quello al lavoro.

Non solo lavoro. «Per loro però – afferma Isabelle – il ristorante è più che un semplice impegno lavorativo, ma la pandemia purtroppo lo ha messo in ginocchio». Ancora oggi, in effetti, il ristorante è aperto solo a pranzo e chiuso la sera. «Stiamo cominciando ad organizzare qualche serata a tema – afferma Giovanni Maggiori, presidente della Cooperativa Big Bang – e il prossimo venerdì, 3 luglio faremo una cena a base di pesce di lago con vini Lugana». Il locale è stato messo a norma rispetto alle regole anti-Covid ed è pronto a ripartire. Per sostenere il progetto e il ristorante, Isabelle e Francesco hanno istituito una raccolta fondi «per regalare a questi ragazzi la preziosa opportunità di continuare a inseguire i propri sogni». Sul sito GoFundMe è stata avviata la campagna «Il peso di un sogno? 21 grammi» (qui il link), che ha raccolto in poche ore 2.250 euro. «Non ci prefissiamo di raggiungere chissà quale cifra – dicono – ma desideriamo solo che la nostra comunità contribuisca ad aiutare qualcuno che fa del bene, anche con piccole donazioni. Un grande gesto di solidarietà».

AiutiAMObrescia. Tra le 137 realtà finanziate dal bando «Sosteniamo il terzo settore» di AiutiAMObrescia, c’è anche la cooperativa sociale Big Bang che gestisce 21 Grammi. Ha ottenuto 15 mila euro. «Così il sogno di questo progetto può continuare – afferma Giovanni Maggiori, presidente della Cooperativa Big Bang – e con questi fondi riusciremo ad andare avanti per qualche mese. Questo ci darà modo di rimetterci in moto e ripartire». 

Già a maggio, soci, fondazioni e privati cittadini avevano raccolto fondi per anticipare lo stipendio della cassa in deroga ai dipendenti e sistemare il ristorante secondo le nuove disposizioni sanitarie. Dei 65 posti del ristorante, oggi, con le regole del distanziamento, ce ne sono 40. 
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia