Green box e ritiri gratuiti: cambia la raccolta differenziata

Le previsioni di Aprica: dal 2016 al 2019 il costo del sistema è aumentato di oltre 790mila euro. Sarà revisionata la rete di servizi
Fuori cassonetto. Oltre 7.300 i passaggi extra per i rifiuti fuori cassonetto © www.giornaledibrescia.it
Fuori cassonetto. Oltre 7.300 i passaggi extra per i rifiuti fuori cassonetto © www.giornaledibrescia.it
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L’unico aumento previsto per il 2019 sarà quello legato all’adeguamento del tasso di inflazione (un +4% che si traduce con circa 6 euro in più su una bolletta «tipo» di 150 euro). Per il resto, il conto della tariffa rifiuti (Tari) che nel 2019 entrerà nelle case dei bresciani non dovrebbe subire il contraccolpo del maxi-conguaglio che Aprica ha chiesto alla Loggia per i maggiori servizi svolti nel 2017.

Ad essere revisionata, attraverso quel «tagliando» al sistema di raccolta differenziata annunciato già in campagna elettorale, sarà tuttavia la rete dei servizi: dai green box (che subiranno sicuramente una sforbiciata e forse anche una modifica) ai passaggi extra per il ritiro dei rifiuti finora riservati alle utenze non domestiche, passaggi che saranno di fatto ridotti; fino ad arrivare al ritiro degli ingombranti, oggi (ma non ancora per molto) offerto gratuitamente e senza un limite di chiamate.

Il tutto partendo da due dati chiave: innanzitutto, rispetto al 2016, il costo del sistema di raccolta misto (porta a porta e cassonetti a calotta) stando alle proiezioni economiche riportate nei bilanci preventivi firmati da Aprica è cresciuto di almeno 787mila euro. Il secondo elemento da tenere in considerazione è la trattativa che la Loggia sta conducendo con la società, un «contenzioso amichevole» che riguarderà i costi relativi al 2018 (si parla di circa 3 milioni di euro di «extra», ma come avvenuto per il 2017 le singole voci andranno scandagliate, verificate ed eventualmente contestate).

Cassonetti nuovi. Nel dossier di 99 pagine dedicato al «Piano finanziario Tari 2019», approvato ieri mattina dalla Giunta e vergato Aprica, sono contenuti una parte dei dati al centro dei riflettori: dai maggiori costi e risparmi sostenuti dal Comune dall’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata fino ad arrivare alle previsioni future. Ma, soprattutto, sono elencati nero su bianco i servizi al centro del «tagliando» sul tavolo della Loggia. Si parte dalla sforbiciata dei green box: attualmente sono 258, ma almeno una cinquantina sono destinati a scomparire.

Questo perché - si legge nella relazione - «il servizio si è dimostrato particolarmente costoso e inefficace quanto a materia separata e raccolta», nonché «foriero di fenomeni di abuso». Tradotto: molti giardinieri fuori città conferiscono nei cassoni del capoluogo e buona parte dei rifiuti non sono conformi ma «in larghissima parte contaminati da frazioni estranee». E siccome ridurli non basterà a scandire lo stop ai conferimenti fuori dalle regole, la Loggia sta valutando anche la possibilità di rimpiazzare gli attuali green box con due cassoni (due per garantire la stessa portata, vale a dire in totale 400 nuovi cassonetti) ad apertura controllata. In questo modo a poterli utilizzare potrà essere solo chi è in possesso della tessera. Il tema sarà però affrontato nel dettaglio insieme ai Consigli di quartiere.

Ingombranti. L’altra novità riguarda i passaggi gratuiti per il ritiro dei rifiuti ingombranti che non vengono trasportati nelle isole ecologiche. Troppe le richieste registrate dai bresciani: l’idea è quindi di mantenere gratuito un solo ritiro all’anno. Infine, il capitolo utenze non domestiche: per il 10% (si tratta di oltre 2mila attività) al momento il ritiro dei rifiuti avviene pressoché quotidianamente senza alcun sovraccosto. Lo schema di lavoro sul tavolo di Palazzo Loggia propone una via di mezzo: tre passaggi settimanali per quanto riguarda la frazione organica e due passaggi settimanali gratuiti per quanto riguarda gli altri scarti. Un «piano nel piano», quello relativo alle utenze non domestiche, che sarà concordato con le attività. Non a caso un primo incontro con i commercianti si è già svolto e di qui a poco il Comune si confronterà con gli artigiani.

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