Governanti? Servivano meteorologi

Guardiamo le perturbazioni muoversi, sappiamo come si evolveranno, ma non siamo stati capaci di fare altrettanto con il Covid-19
Una perturbazione - © www.giornaledibrescia.it
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È uno dei paradossi di questi giorni terribili. Ancor più stupefacente dentro un sistema informativo mondiale che elabora milioni di informazioni in tempo reale. Un sistema nel quale siamo dei veri campioni di meteorologia. Siamo capaci di osservare un cumulonembo nascere in Siberia e lo seguiamo muoversi metro dopo metro fino a che si dissolve in Portogallo. Di uragani, perturbazioni e anticicloni troviamo nomi curiosi. Li guardiamo muoversi dall’alto dei nostri satelliti, ne calcoliamo velocità di avvicinamento e ne registriamo ogni più piccolo scarto. Così da organizzarci e mettere le protezioni alle finestre. Con il Covid-19 non è successo.

È scoppiato in Cina e nessuno poteva prevederlo. È arrivato in Italia e ci siamo trovati impreparati. Ma almeno eravano i primi occidentali. Poi è arrivato in Francia ed erano impreparati, è arrivato in Spagna ed erano impreparati, è arrivato nel Regno Unito ed erano impreparati, è arrivato negli Usa ed erano impreparati. Nessuno aveva sufficienti mascherine, respiratori, tamponi, strategie...

Se fosse tempo di battute - e non lo è - potremmo dire che stavolta il mondo andrebbe meglio se a governarlo fossero dei meteorolgi.

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