Giuffrida (Libera): «Sconfiggere le mafie si può»

Sui 109 anni di carcere per 'ndrangheta si è espresso Giuseppe Giuffrida di Libera Brescia
La foto di Falcone e Borsellino mentre viene issata al Palagiustizia - © www.giornaledibrescia.it
La foto di Falcone e Borsellino mentre viene issata al Palagiustizia - © www.giornaledibrescia.it
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Si è chiuso con dieci condanne per complessivi 109 anni e 6 mesi e 6 assoluzioni il processo davanti al Tribunale di Brescia per estorsioni, minacce, detenzione abusiva di armi, aggravati dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, per fatti accaduti a Mantova dove nel 2015 vennero arrestate 117 persone e con l'inchiesta dell'antimafia che toccò anche l'amministrazione comunale. Fra i condannati c'è Nicolino Grande Aracri, capo cosca e boss della 'ndrangheta. Per lui la pena da scontare è di 28 anni.

«"Non siamo contenti. Siamo soddisfatti". Questo il sentimento espresso dai pm della DDA di Brescia, Claudia Moregola e Paolo Savio, cui va il nostro ringraziamento, e che condividiamo pienamente - ha dichiarato Giuseppe Giuffrida di Libera Brescia - perché è stato riconosciuto lo sforzo investigativo, la tenacia nel suo perseguimento, la scrupolosa conduzione delle indagini. La passione e la serietà nel rappresentare l’Ufficio del Pubblico Ministero nell’esclusivo interesse dello Stato.

Oltre 119 anni di carcere irrogati, nel quadro sanzionatorio dell’associazione a delinquere di stampo mafioso, sono una pesante condanna, ma sono anche il senso di una significativa liberazione. Mantova sa, quei territori sanno. Nessuno si volti dall’altra parte. L’indagine nata da chi ha deciso di non farlo, sia stimolo per una concreta partecipazione attiva, fatta di serietà e coraggio. Libera vuole rappresentare queste esigenze, queste passioni, queste speranze. Vuole essere strumento di partecipazione e sensibilizzazione. Sconfiggere le mafie si può. Oggi sul piano giudiziario» ha concluso Giuffrida.

 

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