Giornata dell'Acqua, in 1.600 a Fonte di Mompiano e depuratore

La Giornata Mondiale dell'Acqua. Quale occasione migliore per scoprire i segreti della fonte - quella di Mompiano - che da oltre mille anni soddisfa le esigenze della Leonessa. Già, perché fu attorno al 770 dC che per volontà del re Longobardo Desiderio le acque furono incanalate e trasformate nel primo acquedotto longobardo al servizio di Brescia.

Una finestra spalancata sulla storia della città e dei suoi più risalenti sistemi di approvvigionamento idrico. Così è stata vissuta da molti bresciani la due giorni di ieri e oggi di visite organizzate da A2A Ciclo idrico alla Fonte di Mompiano. Ben 1.200 quelli che hanno visitato la fonte, cui si sono aggiunti altri 400 cittadini che si sono spinti anche alla scoperta del Depuratore di Verziano.

Fin dall’antichità Brescia è stata celebre per le sue numerose fontane di acqua purissima. In origine l’antico acquedotto romano, alcuni resti si possono ammirare ancora oggi alla Fonte, raggiungeva piazza del Foro e da lì l’acqua ripartiva per alimentare le fontane della Brixia imperiale. Fu poi appunto Re Desiderio a fare della fonte lo strumento di alimentazione di un nuovo acquedotto.

Nel 1902 fu inaugurata la nuova rete idrica, ampliata per soddisfare fabbisogni divenuti crescenti. L’attuale sistemazione della fonte risale a quel periodo. Nel 1914 entrò in funzione un altro serbatoio alimentato dalle Fonti di Cogozzo, per coprire le necessità di una città in continua espansione.

Nel carnet della  giornata bresciana dell’Acqua, partecipatissima dai bresciani e non solo, anche la visita al Depuratore di Verziano, in grado di trattare e «ripulire» fino a 90 milioni di litri di acque reflue al giorno e di restituirli all’ambiente depurati dagli inquinanti dovuti alle attività umane.