Frutta e verdura senza sacchetti bio: multe da 5 mila euro

il Nucleo di Polizia Commerciale della Polizia Locale ha sanzionato tre negozi di frutta e verdura
Sacchetti bio ancora al centro delle polemiche
Sacchetti bio ancora al centro delle polemiche
AA

All’inizio dell’anno era stata una vera e propria rivoluzione condita, come ogni cambiamento in Italia, da polemiche accese e scontri vibranti tra sostenutori e denigratori della legge che recepiva la direttiva comunitaria in materia di riduzione degli imballaggi in plastica non riciclabili, imponendo l’utilizzo di sacchetti biodegradabili per la vendita di frutta e verdura.

Una scelta per l’ambiente che non era stata accolta di buon grado da tutti, che aveva visto trovate ingegnose (come l’etichetta sulla singola arancia o la mela incartata nel guanto) per evitare di pagare il centesimo che è stato posto come obolo dalla grande distribuzione. Una legge però che come tale deve essere rispettata, che prevede sanzioni e sequestri per chi non la segue e che impone alle autorità i necessari controlli.

Nelle scorse ore il Nucleo di Polizia Commerciale della Polizia Locale di Brescia, anche sulla base di segnalazioni ricevute dai cittadini, ha sanzionato tre differenti negozi di frutta e verdura perchè utilizzano ancora sacchetti non biodegradabili. Si tratta di due esercizi in centro storico e uno al quartiere Chiesanuova che sono stati colpiti da una multa da cinquemila euro ciascuno e che si sono visti sequestrare tutte le scorte, circa seimila buste di plastica, in attesa di una decisione delle autorità competenti in materia ambientale.

«Un’attività che serve anche a sensibilizzare tutti i piccoli commercianti sulla necessità di uniformarsi alla normativa e adottare sacchetti biodegradabili, come la grande distribuzione ha fatto nei mesi scorsi», fanno sapere dal comando di via Donegani.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia