Frasi discriminatorie, l'Arnaldo cambia la presentazione online

Dopo le discussioni dello scorso novembre, il liceo classico bresciano modifica il documento. A Roma è polemica per una vicenda simile
Studentesse e studenti fuori dall'Arnaldo in una foto d'archivio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Studentesse e studenti fuori dall'Arnaldo in una foto d'archivio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Era stata bollata come una polemica strumentale, ma alla fine il liceo Arnaldo ha fatto retromarcia, togliendo dal sito le frasi che lo scorso novembre avevano sollevato uno scandalo.

Il tema torna d’attualità ora che anche a Roma si è verificato un caso simile, con un Istituto comprensivo che parla apertamente di un plesso frequentato dall’alta borghesia e di un altro da persone di fascia medio-bassa. Sulla vicenda venuta alla luce nella Capitale è intervenuto addirittura il ministro dell’Istruzione, mentre a Brescia la polemica si era fermata ai social. Producendo comunque un effetto tangibile.

La frase incriminata, lo ricordiamo, era posta all’inizio della presentazione del liceo nel Piano dell’offerta formativa triennale 2019-2022: «Gli alunni provengono da un contesto sociale medio-alto, che offre buone potenzialità di formazione culturale e ricchezza di stimoli. La presenza di studenti con cittadinanza non italiana è numericamente limitata». Snobismo, discriminazione e razzismo erano le accuse piovute sull’Arnaldo, dopo che il padre di una ragazza che stava scegliendo la scuola superiore in cui iscriversi aveva segnalato la cosa su Facebook.

La dirigente scolastica, Angela Bozzi, si era detta «sconcertata e costernata per l’interpretazione strumentale che è stata data a quei due passaggi del Piano. Nessun vanto da parte nostra e nessuna discriminazione di nessun genere». Per la dirigente erano frasi neutre, che si limitavano a descrivere la situazione nell’istituto seguendo le linee guida del Ministero. Al tempo stesso, aveva aperto a una modifica del testo, cosa poi avvenuta. Il piano dell’offerta formativa pubblicato ora sul sito dell'istituto è sostanzialmente il medesimo, riferito al triennio 2019-2022, ma il testo iniziale di presentazione del liceo è diverso.

«La scuola, collocata nel capoluogo Brescia, è punto di riferimento per un territorio vasto, essendo l'unico liceo classico statale nel raggio di trenta chilometri - si legge nel documento -. Significativo il contributo degli Enti Locali, delle Università e delle Istituzioni culturali presenti sul territorio, in termini di attenzione e sensibilizzazione, oltre che di propositivita', anche di collaborazione nell'ottica dell'alternanza scuola-lavoro. Gli studenti provengono per oltre il 50% da comuni extraurbani. I comuni della provincia presenti, variabili di anno in anno, sono oltre 100. La scuola è collocata in un contesto storico, culturale e artistico particolarmente ricco e di facile fruibilità».

Cambiato il contenuto della discordia, le polemiche possono dunque andare in archivio. Resta un solo problema: il vecchio documento è ancora online, basta una veloce ricerca su Google per trovarlo. 

 

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