Fedeli bresciani arrivati a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II

Tra il milione, forse più, di fedeli che stanno “invadendo” Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, non potevano certo mancare i bresciani, che del resto col Pontefice polacco hanno sempre avuto un legame “speciale”.
Anche se non è possibile quantificare con certezza la presenza dei nostri concittadini - gruppi più o meno organizzati sono partiti un po’ da tutta la provincia -, non ci si discosta troppo dal vero dicendo che nella capitale stanno giungendo a centinaia. Solo venerdì mattina il treno che da Brescia è partito per Roma era pieno di famiglie, e ragazzi, con destinazione la Messa di beatificazione dell’amato (e indimenticato) papa Wojtyla. Quattro pullman della Brevivet sono poi partiti sempre venerdì, tra questi uno era composto da 46 persone della parrocchia Sant’Apollonio di Lumezzane accompagnate da don Fausto Bergamaschi.
La comotiva è giunta a Roma nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo aver fatto prima tappa ad Assisi. Per don Fausto, che può contare anche sulla presenza delle quattro suore spagnole che collaborano con lui in parrocchia, il viaggio per la beatificazione è partito col piede giusto: l'occasione per rendere omaggio a un Pontefice tanto amato, ma anche per scambiare idee, opinioni e parlare anche di temi importanti, soprattutto coi giovani. “Nel gruppo, oltre a numerose famiglie, ci sono anche parecchi giovani – spiega don Bergamaschi -. Durante il viaggio ho chiacchierato molto con loro, e devo dire che questo viaggio si sta già rivelando come un’esperienza arrichente”. I giovani infatti non sono tutti frequentatori assidui della parrocchia, ma “il legame con un Papa da loro così amato rimane fortissimo, ed è per questo che non sono voluti mancare alla beatificazione per dimostrargli per l’ennesima volta il loro affetto e la loro gratitudine”.
Francesco Alberti
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