Farmaci letali a pazienti Covid, venerdì Mosca davanti al gip

Per il gip Corvi, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, «non si può ritenere che Mosca abbia agito dietro consenso delle vittime»
Il Pronto soccorso di Montichiari e nel riquadro il primario facente funzione, dottor Carlo Mosca - © www.giornaledibrescia.it
Il Pronto soccorso di Montichiari e nel riquadro il primario facente funzione, dottor Carlo Mosca - © www.giornaledibrescia.it
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È stato fissato per venerdì mattina l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Brescia di Carlo Mosca, il primario dell'ospedale di Montichiari arrestato e ai domiciliari con l'accusa di omicidio volontario per aver somministrato farmaci letali a due pazienti affetti da cìCovid nel corso della prima ondata della pandemia a marzo.

Per il gip Angela Corvi che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare «non si può ritenere che Mosca abbia agito dietro consenso delle vittime o comunque per finalità pietistiche se solo si considera che egli somministrava loro un preparato che paralizza i muscoli ma non agisce in alcun modo sullo stato di coscienza, provocando così una penosa morte per soffocamento».

«È verosimile - scrive ancora il gip - che l'indagato si sia determinato ad uccidere poiché mosso dalla volontà di "liberare" non solo e non tanto posti letto, bensì risorse strumentali ed energie umane, fisiche ed emotive, dei colleghi medici, degli infermieri e di tutti gli altri operatori del Pronto soccorso».

Il medico è già stato sospeso dalla direzione degli Spedali civili di Brescia che controllano l'ospedale di Montichiari.

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