Dolore per Diego, portato via a 13 anni dalla malattia

Domani i funerali del ragazzino che ha lottato per 4 anni senza sentirsi trattare da «malato»
Col Papa. Una recente foto di Diego
Col Papa. Una recente foto di Diego
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Ha lottato fino alla fine con il carisma di sempre, Diego Grasselli. Tredici anni però è un’età che si fatica ad accettare di leggere su un necrologio. Lo sanno bene papà Bruno, mamma Elisa e i fratelli Andrea e Francesco; con un evento tanto doloroso si sono dovuti confrontare ieri anche i compagni di scuola di Diego, ancora increduli. Ma Diego non era tristezza, dolore.

Lui non era la sua malattia, quella tremenda malattia contro la quale ha lottato per quattro anni. Diego era un ragazzo buono, era un calciatore, un tifoso della Juventus e un fan degli alpini; era voglia di vivere, entusiasmo contagioso, serenità.

Recentemente aveva anche incontrato papa Francesco che gli aveva trasmesso ancora più forza nell’affrontare la sua sfida. Lo ricordano con affetto le maestre della scuola primaria di Capodimonte, i professori delle medie, i medici e gli infermieri dell’Ospedale Civile che hanno condiviso con lui un lungo calvario, durante il quale però Diego non ha mai voluto sentirsi trattare da «malato» ma ha sempre rivendicato la propria autonomia.

«Ce la faccio!» diceva per ogni ostacolo che gli si presentava. La veglia di preghiera si svolgerà stasera alle 19.30; i funerali saranno celebrati domani alle 14.30 partendo dall’abitazione in via Brescia 69.

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