Del Bono: «Vaccinazione di massa? Scorretto, siamo indietro»

Il sindaco di Brescia ribadisce il ritardo nella campagna vaccinale anti-Covid. «Si usino anche i luoghi di lavoro»
I primi vaccini destinati agli operatori sanitari - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
I primi vaccini destinati agli operatori sanitari - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«La campagna di vaccinazione non è decollata. Siamo molto indietro sulla campagna di vaccinazione della cosiddetta Fase 1 e illudere i cittadini che siamo partiti nella vaccinazione di massa è un atto di scorrettezza».

Lo ha detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, nel corso della diretta sul sito di Repubblica dal titolo «Le città del Nord alla prova della pandemia: le sfide per il futuro oltre il Covid», parlando di come procede la campagna vaccinale. 

«Nella provincia di Brescia - ha aggiunto - non sono ancora stati ultimati i vaccini al personale sanitario, anche di libera professione, non hanno ancora finito e completato le vaccinazioni nelle Rsa e Rsd, non abbiamo ancora avviato davvero una campagna di vaccinazione degli ultra 80enni».

«Se arrivassimo a fine marzo avendo completato il perimetro dei sanitari e degli ultra 80enni sarebbe già un grande risultato. I grandi hub per i vaccini poi secondo me non basteranno, bisognerà avere luoghi anche di prossimità, si usino i luoghi di lavoro: qui abbiamo aziende da centinaia di dipendenti», ha concluso Del Bono.

«Oggi siamo a circa 300 ricoverati all'ospedale Civile e circa un migliaio in tutta la provincia - ha aggiunto Del Bono -. Un numero che sta crescendo rispetto a Natale e all'autunno del 2020 dove non c'era stata qui una seconda ondata vera. Questa è la nostra seconda ondata e noi sindaci della provincia siamo in apprensione».

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