Brescia Musei, obiettivo del 2018? Arrivare a 300mila visitatori

Pinacoteca e Castello con il Museo del Risorgimento le armi per fare un ulteriore salto
MUSEI, VERSO I 300MILA INGRESSI
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Nel 2017 se ne sono contati 220mila, per fine anno si punta a 300mila. Tanti i visitatori dei musei civici a cui la Loggia ambisce di arrivare nel 2018: a dare manforte al piano l’auspicio (per il sindaco una certezza) che il prossimo anno, a quest’ora, si potranno aggiungere all’elenco dei siti dove si sono staccati biglietti a go go anche la Pinacoteca Tosio Martinengo (chiusa dal 2009, riaprirà a marzo) e il Museo del Risorgimento in Castello (off limits da un paio di anni).

Proprio il Cidneo è al centro dell’intervento di rilancio più ambizioso a cui stanno lavorando Comune e Fondazione Brescia Musei. E con i primi risultati: i visitatori del Museo delle armi nel 2017 sono stati 24.292, 10mila in più rispetto al 2016.

«Abbiamo fatto investimenti importanti con l’apertura a pieno regime - sottolinea il direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato - e con alleanze con eventi di qualità come Musical Zoo e CidneOn: crediamo che il Castello abbia delle potenzialità che sta già dimostrando di avere e a questo proposito nel 2018 molto sarà fatto».

Ancora da quantificare poi il «tesoro», in termini di opera dell’ingegno e di vil denaro, lasciato in eredità dall’architetto Bruno Romeda alla Fondazione, che si è impegnata a investirlo nel rilancio del mastio visconteo. Quale sarà la squadra che presenterà il bilancio museale del 2018 si saprà poi, intanto sindaco e vicesindaco tracciano una linea netta tra il "prima" e il "dopo" il loro insediamento.

Lo fanno a partire dai numeri: quello dei visitatori, cresciuti del 112% in cinque anni (l’aumento, costante, è un trend nazionale, dove però si ferma al 31%), con un balzo di +18mila tra il 2016 e lo scorso anno.

La maggior parte dei visitatori (oltre 91mila) si è concentrata al Museo di Santa Giulia, mentre le mostre temporanee si sono assestate, in totale, a meno di 57mila ingressi. Quasi tutti (più di 41mila) in occasione del Brescia Photo festival, mentre la mostra Dada ne ha registrati 15mila totali (poco più di 7mila nel solo 2017) e quella dedicata al «beat» Lawrence Ferlinghetti (aperta fino a domani) ne contava 7.881 al 31 dicembre.

Va meglio il conto del Parco archeologico, cresciuto dell’11% (47.676 visite) e quello del Cinema Nuovo Eden, con un +10% e 58mila spettatori. I ricavi dei biglietti hanno poi portato nelle casse della Fondazione un milione e 108mila euro, mentre gli ingressi omaggio sono stati 84mila. A chiudere i conti le risorse girate dalla Loggia alla Fondazione: sfiora i 3 milioni la spesa del 2017, cifra su cui si è oscillato per tutto il quinquennio.

Tempi diversi rispetto al passato: «Nel 2010 per la mostra degli Inca furono stanziati ben 8 milioni di euro», ha evidenziato il sindaco Emilio Del Bono. Una precisa scelta politica, ha ricordato poi: «Abbiamo investito su mostre sostenibili e su iniziative come quella dei musei gratuiti, che ha portato in città ad agosto 40mila visitatori».

«Il tutto effetti benefici per tutto il comparto turistico», ha rimarcato il vice sindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti. Non è esclusa nemmeno la possibilità di dispensare maggiori risorse in futuro: «Se il bilancio respirasse - aggiunge - potremmo organizzare eventi di livello ulteriore, mantenendo sempre al centro, però, la riqualificazione del patrimonio»: vedi il Museo di scienze naturali e (sì, sempre lui) il Musil.

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