Arrampicande, atleti disabili per una nuova via sulle Ande

Atleti disabili assieme ad alpinisti bresciani sfidano le Ande: insieme per aprire una nuova via sulla Cordillera Blanca
SOGNANDO ARRAMPICANDE
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Partecipare ad una spedizione è il sogno di ogni alpinista. E la prossima estate diventerà realtà anche per due atleti con disabilità, Silvia Parente, non vedente, e Kevin Ferrari, amputato. Destinazione la Cordillera Blanca, in Perù, con l’obiettivo di aprire una nuova via nella valle di Rurec. 

L’idea è dell’alpinista bresciano Pietro Rago, che insieme ad un gruppo di amici, esperti arrampicatori, sta ora organizzando Arrampicande. La prima di una serie di spedizioni che vorrebbe rendere accessibili a tutti, occasione di condivisione, di socialità, di superamento dei limiti che la disabilità talvolta impone.

“Sarà la prima di una serie di spedizioni che verranno preparate ad hoc per atleti disabili, per rendere loro possibile l’impossibile" assicura lo stesso Rago: se esistono precedenti di atleti disabili in salite alpinistiche, ma nessuno ha mai aperto una via. “Il progetto è volto ad ispirare anche le persone che pensano sia loro preclusa la possibilità di vivere avventure, invogliandole a partire, a mettersi in gioco, a vivere”.

A documentare il viaggio anche una troupe cinematografica che al termine della spedizione realizzerà un film per raccontarla. Un’esperienza formativa per i partecipanti e per le guide locali, oltre che di promozione del territorio e del turismo sostenibile, anche se non mancheranno le difficoltà.

“Le difficoltà non sono legate alla scalata… Più che altro sono gli approcci, la parte logistica, perché un avvicinamento di 4 o 5 ore per loro diventa di 10 ore. Ma in parete non è un problema, danno più birra delle altre persone”.

In attesa della partenza, in agosto, Arrampicande cerca sostenitori. Maggiori informazioni sul sito della Fondazione per lo sport Silvia Rinaldi, www.fondazioneperlosport.com/41

“Già soltanto vedere la faccia di Silvia e Kevin quando ho proposto loro il progetto, mi ha già ripagato di tutti gli sforzi…!” assicura Rago in un sorriso.

 

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