AiutiAMObrescia, Coldiretti in campo con i pacchi famiglia

L’associazione ha donato alla raccolta fondi e ora è a disposizione dei sindaci coi prodotti del territorio
AiutiAMObrescia prosegue le distribuzioni a tappeto - Foto © www.giornaledibrescia.it
AiutiAMObrescia prosegue le distribuzioni a tappeto - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

«Nessun agricoltore si tira indietro quando c’è da aiutare, perché stare nella comunità fa parte del nostro spirito». A parlare è Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia, che proprio in accordo a questa filosofia si sta spendendo su più fronti a favore del territorio durante l'emergenza coronavirus. In primis è arrivata una donazione di 15mila euro alla raccolta fondi aiutiAMObrescia e poi un versamento di altri 5mila euro all’Ospedale di Desenzano.

«Abbiamo sollecitato i nostri 7mila soci - conferma il direttore - a partecipare alla sottoscrizione, sia attraverso Coldiretti sia muovendosi in autonomia, e le risposte non si sono fatte attendere. Stiamo ancora ricevendo contributi e abbiamo raccolto altri 50mila euro, che saranno utilizzati per aiutare chi ne ha bisogno».

Nel frattempo, però, l’impegno di Coldiretti si sta applicando anche in altri ambiti e in particolare a quello della solidarietà alimentare. In seguito all’ordinanza del Governo, che ha stanziato 400milioni di euro a favore dei Comuni per garantire il sostentamento della famiglie in difficoltà, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi ha invitato i Municipi ad «acquistare prodotti agroalimentari del territorio».

Coldiretti si è quindi messa immediatamente a disposizione dei sindaci per rispondere a questa mission: «Siamo già operativi - conferma Massimo Albano -. Grazie ad alcune aziende rigorosamente locali, in grado di offrire continuità produttiva, possiamo fornire pacchi alimentari di alta qualità. Si tratta di un gesto di grande generosità da parte delle nostre imprese, visto che forniranno la merce senza alcun guadagno, limitandosi ad un contributo per coprire i costi. Anzi, spesso rimettendoci anche».

Nei pacchi famiglia si trovano uova, pasta di grano duro, latte, Grana Padano, provolone, riso, passata di pomodoro, verdure e legumi in scatola, carne bovina in scatola, carne suina sotto vuoto, farine e storione in tranci sott’olio. «Sono tutti prodotti di qualità e, soprattutto, del territorio - specifica il direttore - che arrivano, ad esempio, da Gardalatte, Centrale del Latte, Casalasco, Fattoria Roberti e Agroittica di Calvisano». 

Nel frattempo la raccolta fondi di Giornale di Brescia e Fondazione Comunità Bresciana prosegue con oltre 15,6 milioni di euro frutto oltre 54mila donazioni. Denaro in larga parte già impiegato (cliccando su questo link trovate i dettagli degli acquisti fatti finora) seguendo dieci linee d'intervento: l’acquisto di apparecchiature per gli ospedali; la distribuzione di dispositivi di protezione, come tute e mascherine; il finanziamento alle realtà che si occupano del trasporto sanitario; la creazione di nuovi posti letto nelle terapie intensive; la copertura dei costi per la realizzazione dell’ospedale diffuso; gli aiuti al terzo settore; l’attivazione di un fondo per arruolare medici e infermieri; il supporto al monitoraggio domiciliare, la creazione di una struttura per disabili affetti da coronavirus e l’acquisto di due ambulanze.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia