Ai Centri per l'impiego i tablet del referendum sull'autonomia

La proposta, approvata oggi in Consiglio regionale, è arrivata dal Movimento 5 Stelle. Previsto anche uno stanziamento di risorse
Le voting machine usate nel referendum sull'autonomia del 22 ottobre 2017
Le voting machine usate nel referendum sull'autonomia del 22 ottobre 2017
AA

Affidare i tablet del referendum sull’autonomia, altrimenti detti voting machine, ai Centri per l’impiego lombardi.

È la proposta avanzata dal Movimento 5 stelle in Consiglio regionale per favorire «il potenziamento, l'ammodernamento delle dotazioni strumentali e la riorganizzazione dei Centri per l'impiego», si legge in una nota.

L’emendamento, approvato questa mattina a Milano nel corso della sessione di bilancio, prevede anche uno stanziamento di 750 mila euro ai Cpi. 

«Finalmente arrivano risorse fresche per sostenere i centri per l'impiego della Lombardia - ha commentato la consigliera regionale M5S Monica Forte - Con l'approvazione di questo emendamento la Lombardia dovrà farsi carico, in collaborazione con gli enti locali, di ottimizzare il servizio e completare il processo di riorganizzazione delle sedi e l'acquisizione e l'ammodernamento delle dotazioni strumentali».

Complessivamente, sarebbero cinquemila le voting machine destinate agli uffici per il lavoro, quelli cioè che ancora non sono stati recapitati agli istituti scolastici che ne hanno fatto richiesta. Due mesi fa avevamo denunciato come i Centri per l'impiego fossero in evidente difficoltà in termini di risorse umane e non solo. Il Governo ha avviato assieme alle regioni un lavoro di riforma e potenziamento in vista dell’introduzione reddito di cittadinanza, ma tempi e obiettivi sono ancora da definire con chiarezza. 

Anche per quanto riguarda i tablet la situazione non è rosea. Fu proprio una proposta dei Cinque Stelle a introdurli come strumento di voto nel referendum del 22 ottobre 2017. Successivamente l’allora governatore Maroni decise di affidarli alle scuole con risultati poco felici: si tratta di strumenti poco funzionali e ci sono istituti che hanno intenzione di restituirli al mittente. Prima di essere spediti nei Cpi, in ogni caso, andranno configurati in modo che i dipendenti possano utilizzarli. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia