Addio a Giorgio Arici, «colonna» della Cattolica

È stato dirigente in Università e assessore a Rezzato. Aveva 63 anni
Giorgio Arici - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una notizia che a Rezzato nessuno avrebbe voluto sentire, deflagrata come una bomba nel silenzio di un paese incredulo e attonito, davanti alla morte di Giorgio Arici, uno dei suoi figli migliori.

Giorgio aveva 63 anni, un amore sconfinato per la sua famiglia e per quel suo paese che l’ha visto crescere all’oratorio di San Giovanni Battista e successivamente in quello di  San Carlo quando sorse la chiesa, per la quale si battè con convinzione tanto da fondare con altre persone del paese il gruppo «Ragazzi di San Carlo» per promuovere l’arrivo di una nuova parrocchia. 

Sin dagli anni ’70 era stato un vero trascinatore e anima del Movimento giovani Dc di Rezzato e poco più che ventenne fu eletto consigliere nelle fila dell’allora Amministrazione. Dal 2004 al 2014 fu nell’Amministrazione guidata da Enrico Danesi come assessore ai Lavori pubblici.

Nel 1984 fondò il gruppo sportivo San Carlo nelle cui fila è passata tutta la gioventù del tempo e anche quella attuale. Passione e impegno sono stati la sua cifra anche nei lunghi anni di lavoro come dirigente della sede bresciana dell’Università Cattolica, che dal 1981 ha servito con «generosa dedizione, solida competenza, continua disponibilità e spirito di sacrificio, straordinario e ineguagliabile senso di appartenenza», come si legge nel lungo necrologio diffuso dall’Università. Giorgio Arici lascia l’amata moglie Adele, l’adorato figlio Samuele, la mamma Emma.

L’ultimo saluto a Giorgio Arici è previsto domani con una benedizione privata al cimitero di Rezzato, partendo dalla Casa del Commiato della Cattolica.

 

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