Bassa

Un tuffo nel passato con il «Geppetto» dei giochi fai da te

Niente plastica o gonfiabili Grazioli propone balocchi e esperimenti da realizzare con materiali riciclati
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Come i nostri nonni. Un laboratorio di strada che insegni ai bambini, «dai 5 ai 95 anni», a costruirsi i propri giochi con materiale semplice e di riciclo. È «L’ambulatorio di soccorso ludico» del carpenedolese Lorenzo Bellini Grazioli, che da quasi vent’anni, per le piazze, «sfida» il richiamo di giostre luminose e gonfiabili colorati, proponendo un’alternativa divertente e didattica nel contempo. Arriva, in occasione di feste, sagre o di fiere dedicate alla sostenibilità, dispone su alcuni tavoli attrezzi del mestiere, materiali, esempi di giochi già pronti e appende un cartello che a Confucio piacerebbe molto: «Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo».

Poi aspetta che sia la curiosità ad accompagnare i fanciulli di ogni età da lui a domandare «A che cosa si gioca qui?». A quello che si vuole, basta costruirselo. C’è un «menù» di balocchi tra cui scegliere: origami, strumenti musicali, rompicapo di ogni tipo. Il coccodè si costruisce con un bicchiere di plastica e un filo di nylon; il trapano volano con un listello e dischi in legno, un cordoncino e un chiodo; gli equilibrismi con tappi di sughero, stuzzicadenti, fiammiferi usati e bastoncini per spiedini. Poi ci sono i giochi più complessi, come il classico aquilone, il pellicano mobile, il violino dei poveri, il fischietto ad acqua, la radio. Ciascuno presenta indicati i livelli di tempo, difficoltà e impegno richiesti, così da essere liberi di valutare. Banditi colle, scotch e energia elettrica: «Si utilizzano spaghi, fil di ferro, chiodi e martello, il tutto adeguato all’età dei "giocattolai"», spiega Lorenzo. Fornisce istruzioni, ma non troppe «perché è bene stimolare grandi e piccoli alla ricerca di soluzioni, lasciare spazio all’inventiva di ciascuno, senza imporre le proprie».

Nel suo laboratorio ambulante non mancano marchingegni da lui riprodotti che spieghino i fenomeni scientifici: la giostra di copritappi messa in moto dall’energia solare; la fontana di Erone che zampilla senza alcun motorino; la cucina solare e la ghirba di canapa, anche detta «frigorifero del deserto», in cui l’acqua, più è assolata, più si rinfresca. Ma niente batte la cyclette che, pedalando, produce energia elettrica e aziona una radio. «La sfida è proporre un’alternativa ludico-didattica per le piazze, lasciando dunque ai bambini la libertà di sceglierla oppure no», spiega Lorenzo. Per costruire giocattoli con Lorenzo Bellini Grazioli: 328-9554023.

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