Bassa

Treni, arriva il caldo: nuovi disagi sul Brescia-Parma

L'estate porta nuove complicazioni sui binari del treno che attraversa la Bassa, tra cancellazioni e malori per il sovraffollamento
Passeggeri sul Parma-Brescia di ieri mattina: un solo vagone per il collegamento tra i due capoluoghi - © www.giornaledibrescia.it
Passeggeri sul Parma-Brescia di ieri mattina: un solo vagone per il collegamento tra i due capoluoghi - © www.giornaledibrescia.it
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Non bastassero i ritardi, che i pendolari del treno Brescia-Parma non si stancano di ribadire essere all'ordine del giorno, ci si mette anche l'estate. 

Eccoci, penserà qualcuno, siamo alle schizofrenie del meteropatico: dimenticate le lamentele per pioggia e temperature sotto la media di maggio, con il primo caldo arrivano quelle per l'inesorabile canicola.

Nulla di tutto questo, invece. Perché a lagnarsi è chi in capo a meno di una settimana, si è trovato a fare i conti con disservizi dettati persino dalla colonnina di mercurio. «Lunedì alle 15.10 - racconta una pendolare che usa quotidianamente il treno tra Ghedi e Brescia, ma che vuole restare anonima - ci hanno fatti salire sul convoglio - pulizia e condizioni del quale erano le consuete... e per lunghi minuti siamo rimasti stipati nei tre vagoni al caldo rovente, senza aria condizionata. Poi il treno è stato soppresso, ci han detto per il caldo...». 

La conferma di Trenord è puntuale ma laconica: «Un piccolo guasto all'impianto di climatizzazione. È stato attivato il bus sostitutivo». «Vero, replica da parte sua la malcapitata pendolare, ma a quel punto perché farci salire e attendere al caldo se il treno era già destinato ad essere cancellato?».

Il vano porte gremito di passeggeri sull'unico vagone del Brescia-Parma di ieri mattina - © www.giornaledibrescia.it
Il vano porte gremito di passeggeri sull'unico vagone del Brescia-Parma di ieri mattina - © www.giornaledibrescia.it

Paradosso dei paradossi, quel convoglio arroventato è finito con l'essere quasi un miraggio (giusto come quelli che apparivano ai carovanieri nel deserto...) per i passeggeri che si sono ritrovati a salire poco prima delle 8 sul Parma-Brescia dalla stazione di Ghedi. In questo caso, il convoglio era costituito da un solo vagone in cui, stretti come sardine, i pendolari di giornata hanno cercato di raggiungere Brescia. «Una donna, che era pure incinta ci ha raccontato poi chi era con lei, si è pure sentita male, tali erano temperatura e calca».

Un treno della linea Brescia-Parma
Un treno della linea Brescia-Parma

Non bastasse, ecco i rallentamenti all'altezza del passaggio a livello di San Zeno, «dove il treno ha tirato una brusca frenata - racconta la testimone -, procedendo poi a passo d'uomo quando è ripartito, per motivi che ci restano oscuri. Ma la coda di auto al passaggio a livello e presenza di movieri ha fatto supporre che ci fosse stato un problema alle sbarre. E pensare che ci avevano assicurato che dopo i disagi patiti durante i lavori per il sottopasso (con bus a sostituire il servizio per settimane), i guai sarebbero terminati...». E invece no. Anzi, con l'estate paiono affacciarsene di nuovi. Tanto è vero che in serata altri due treni (un Brescia-Parma e un Parma-Brescia) sono stati soppressi. E domani sarà la volta dello sciopero del personale...

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