Bassa

Nuovo sversamento: il fiume Chiese si tinge di bianco

Si tratta dell'ennesimo caso. Le Guardie ecologiche volontarie ritengono che a causare l'inquinamento siano scarti di lavorazioni industriali
Sulla stradina. La ciclopedonale parallela al fiume invasa dalla sostanza
Sulla stradina. La ciclopedonale parallela al fiume invasa dalla sostanza
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Non c’è tregua per il Chiese. All’indomani della diffusione dei risultati (allarmanti) delle analisi condotte dall’Arpa sull’alveo del fiume nel tratto vicino al ponte di San Pancrazio, a Montichiari, si registra un nuovo episodio di inquinamento.

L’ennesimo sversamento è stato notato proprio ieri mattina, nella stessa zona. Quintali di una sostanza biancastra e fangosa erano finiti nel fiume, oltre ad invadere per decine e decine di metri una stradina ciclopedonale che costeggia il corso d’acqua.

A fare la scoperta sono state le Guardie ecologiche volontarie, tornate sul posto per un’ulteriore verifica della situazione del luogo già «ispezionato» più volte, una sorta di aggiornamento che poi sarebbe stato inviato anche in Procura.

Di fronte al nuovo scenario di grave inquinamento, le Gev hanno allertato la Polizia provinciale; il comandante Caromani a sua volta ha richiesto un intervento d’urgenza da parte dei tecnici dell’Arpa, che hanno condotto ulteriori campionamenti. Oltre a questi, le Gev hanno svolto altre misurazioni.

Le indagini in loco hanno consentito di circoscrivere la fonte del problema: si tratta di residui di lavorazioni provenienti da una fabbrica limitrofa alla zona del ponte di San Pancrazio. 

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